Marten De Roon non guarda al passato, ma il paragone con il quarto di finale di Lisbona è inevitabile: «Non voglio ricordare quella partita, era un periodo triste, senza pubblico. Oggi è tutto diverso: ci sarà uno stadio pieno e affrontiamo il PSG che ora è davvero la squadra più forte d’Europa. Loro hanno qualità, velocità e giocatori di altissimo livello. Noi dovremo dare il massimo con fame e cattiveria, per strappare almeno un risultato».

LE SPERANZE DELLA DEA – Il capitano non si nasconde di fronte alla difficoltà dell’impegno ai microfoni di Sky Sport: «Possibile è sempre, la palla è rotonda. Ma sarà dura: hanno vinto tutto o quasi. Noi però abbiamo già giocato in tanti stadi difficili e dimostrato di essere di livello. Ora vogliamo provarci per la prima volta anche con Juric. Servirà orgoglio e grinta».

IL RAPPORTO CON JURIC – Inevitabile un passaggio sul nuovo allenatore: «Con Pisa e Parma ho pressato più alto rispetto al solito. Juric ci chiede cose che conosciamo, ma anche nuove soluzioni. Dopo nove anni con le stesse abitudini serve pazienza, non è semplice cambiare in poco tempo. La vittoria con il Lecce ci ha dato fiducia».

IL PESO DELL’EUROPA – L’Europa per De Roon resta una palestra imprescindibile: «Queste partite ti insegnano intensità e velocità. Puoi vincere, perdere o pareggiare, ma devi sempre portare qualcosa in campionato. Sono sfide da vivere, da godere, che ti fanno crescere».

IL CASO LOOKMAN – Infine, il capitano ha scelto la via della concretezza sul tema più spinoso: «Non ho voluto disturbarlo e non spenderò troppe energie su questa vicenda. Noi pensiamo alla squadra e ai giocatori che ci sono. Continuiamo su questa strada».

Sezione: Champions League / Data: Mar 16 settembre 2025 alle 20:26
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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