Maurizio Ganz: "Scamacca può l’uomo in più, De Ketelaere deve confermarsi. Su Lookman..."

Maurizio Ganz, ex attaccante di Atalanta, Inter e Milan e oggi tecnico del Magenta, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Al centro delle sue riflessioni ci sono i singoli nerazzurri e le prospettive in vista della Champions League, con un’attenzione particolare a chi dovrà prendersi la scena al posto di Lookman. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Che contributo si aspetta da Gianluca Scamacca in questa Champions?
«Sono convinto che Scamacca farà meno gol rispetto a Retegui, ma sarà molto più determinante per il gioco complessivo. Ha qualità fisiche e tecniche che possono fare la differenza. Può diventare il punto di riferimento dell’attacco».

Quanto peserà l’assenza di Lookman, al centro di una situazione complicata?
«Dipenderà tutto dalla sua testa. Se tornerà con la voglia di dimostrare il suo valore e di aiutare i compagni, sarà un’arma straordinaria. Ma oggi l’Atalanta ha bisogno soprattutto di giocatori pienamente coinvolti».

De Ketelaere è chiamato a confermarsi dopo una stagione di crescita. Che ne pensa?
«Ha qualità enormi, sia fisiche che tecniche. Da quando è arrivato a Bergamo si è trasformato: non si limita più a giocare sul talento, ma lavora anche in fase di non possesso. Questo salto mentale è fondamentale per diventare un leader».

Qual è il suo giudizio sul mercato estivo della Dea?
«La società ha puntato su acquisti mirati, privilegiando ragazzi di talento con margini di crescita. È una filosofia coerente con quanto fatto in passato. Sono convinto che queste scelte daranno i loro frutti».

Che obiettivi si aspetta dalla squadra in questa Champions?
«Mi auguro che arrivi il più lontano possibile. Ma soprattutto che lo faccia divertendo e divertendosi. L’Atalanta è nata per sorprendere: se manterrà questa identità, potrà togliersi grandi soddisfazioni».

Le parole di Maurizio Ganz fotografano con lucidità la situazione: l’Atalanta riparte dalle sue certezze e dai suoi giovani di talento, con l’idea che intensità, fiducia e qualità individuali possano trasformare anche il cammino europeo in una nuova favola da scrivere.

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