Sembra la Playstation, invece è una partita di calcio. City e Real onorano il calcio come meglio non potrebbero, con una semifinale di Champions che regala sette gol, ma anche una partita al ritorno. Perché al Bernabeu entrambi i club possono passare il turno e arrivare alla finale, ma con novanta minuti straordinari che potevano finire in tutti i modi e con tutti i risultati.

La velocità e la bellezza del Manchester City sono difficili da sostenere, anche per il Real Madrid, almeno nel primo quarto d'ora. Quando De Bruyne, con un colpo di testa, e Gabriel Jesus, con uno stop fortunato a saltare Alaba, mettono subito in chiaro quale potrebbe essere il canovaccio tattico della partita. Neanche il tempo di iniziare ed è 2-0, con la regola dei gol in trasferta che non conta più, quindi c'è più spazio per l'attacco e l'idea non è quella di difendere senza subire, ma farne altri. Al tris ci vanno vicini Mahrez, che da buonissima posizione manda sull'esterno della rete - con Guardiola inviperito e che si arrabbia come non mai - oltre a un Foden che con il diagonale va a un soffio dalla rete.

In mezzo c'è Benzema.
Tra le tante occasioni del City non è giusto non menzionare il colpo di testa di Alaba, che sfila a lato di pochissimo, mentre Vinicius e Rodrygo non sembrano entrati totalmente in partita. Così per recuperare serve un lampo di chi gioca la partita numero 600 nel Real Madrid, pareggiando Francisco Paco Gento. Benzema anticipa Zinchenko sul cross di Mendy, dopo una scivolata di Modric che recupera il pallone. Così a fine primo tempo il risultato è di 2-1, nonostante per la prima volta nel corso della Champions League il Real abbia preso due gol nei primi undici minuti.

City sprecone.
Come nel primo tempo, anche nella ripresa gli uomini di Guardiola iniziano con il piede pigiato sull'accelerate. Mahrez salta secco Eder Militao, uscito a metà campo per mettere una pezza, arriva davanti a Courtois e, con il piattone, spedisce sul palo. Sul rimbalzo c'è ancora Foden che, con il solo Carvajal sulla riga, gli tira praticamente addosso. Velocità da flipper per quelle che sono vere fiammate. Il portiere belga si trova più volte gli avversari ad assediare la porta, perché il City recupera il pallone sempre alto e poi spinge per trovare il terzo gol.

Di qua e di là.
Una situazione che arriva quasi subito, perché Fernandinho anticipa secco Vinicius jr, arriva fino alla riga di fondo e vede Foden, in mezzo all'area, lasciato libero da Carvajal. Stavolta il brasiliano dipinge uno "spingimi" sulla palla, dolcissima, che Foden insacca di testa per il 3-1. Neanche il tempo di respirare e Fernandinho riprova l'anticipo, ma stavolta Vinicius lo scherza con una finta e va a velocità massima fino alla rete di Ederson, senza trovare difensori che cercano di fermarlo. Il piattone destro va a firmare il 3-2.

Un lampo di Bernardo e il cucchiaio di Benzema.
La bellezza della partita è disarmante, ci sono occasioni da una parte e dall'altra. Zinchenko al limite salta netto l'avversario, sarebbe punizione dal limite ma la palla arriva a Bernardo Silva che si gira e scaraventa una sassata all'incrocio, con Courtois che può solo guardare. Poco dopo, però, il Real Madrid reagisce, anche grazie a un errore di Rodri che colpisce il pallone prima di testa e poi con la mano, in area. Benzema dagli undici metri, dopo avere sbagliato gli ultimi due rigori, trova il cucchiaio che beffa Ederson per il 4-3.

IL GOL DI BENZEMA 

Sezione: Champions League / Data: Mar 26 aprile 2022 alle 22:50 / Fonte: Andrea Losapio
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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