La recente vittoria dell'Atalanta in Europa League rappresenta non solo un trionfo sportivo, ma anche l'apoteosi di un modello gestionale che sta rivoluzionando il calcio italiano. In un panorama spesso segnato dai debiti, il club bergamasco emerge come un'isola felice, capace di coniugare successi in campo e bilanci in attivo.
UN MODELLO DI GESTIONE
Dal 2016, l'Atalanta chiude ogni esercizio finanziario in utile - analizza i dati La Gazzetta dello Sport nello speciale Sport&Business - . Questo straordinario risultato è frutto della visione della famiglia Percassi, che ha acquistato il club nel 2010 investendo complessivamente 25 milioni di euro. Negli anni, l'Atalanta ha imparato a camminare con le proprie gambe, registrando profitti crescenti: +27 milioni nel 2017, +24 nel 2018, +27 nel 2019, +52 nel 2020 e +35 nel 2021. Nel 2022, la famiglia Percassi ha venduto la maggioranza a una cordata statunitense guidata da Stephen Pagliuca, mantenendo però una quota del 45%.
EVOLUZIONE E INVESTIMENTI
L'Atalanta non è più solo un abile venditore di talenti, ma anche un solido compratore. Negli ultimi sette anni, il club ha investito circa 600 milioni di euro, di cui 478 per i calciatori, 100 per lo stadio e 20 per il centro sportivo. Questi investimenti sono stati effettuati in regime di autosufficienza, utilizzando i proventi del player trading, i ricavi strutturali incrementali e il supporto degli istituti di credito per le infrastrutture.
SUCCESSO ECONOMICO
Il bilancio semestrale al 30 giugno 2022 ha riportato un utile di 11 milioni di euro, mentre l'ultimo bilancio approvato per la stagione 2022-23 si è chiuso con un utile di 6 milioni. I ricavi caratteristici si attestano sui 150 milioni di euro, con una ripartizione tra diritti tv (60 milioni), premi UEFA per la vittoria in Europa League (38 milioni), finale di Coppa Italia (8 milioni) e altri introiti commerciali e stadio. Anche il player trading ha registrato proventi significativi, con 71 milioni di euro già contabilizzati al 31 dicembre.
DEBITI VIRTUOSI
I debiti bancari dell'Atalanta, pari a 25 milioni di euro, sono legati a operazioni immobiliari e sono considerati "virtuosi". Gli stipendi dei giocatori ammontano a 100 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto alla stagione precedente, mentre gli ammortamenti sono in leggero calo, attestandosi a 52 milioni di euro (-8%).
PROSPETTIVE FUTURE
Il futuro dell'Atalanta sembra luminoso. Il ritorno in Champions League garantirà al club almeno 50 milioni di euro di premi UEFA. Questo circolo virtuoso di gestione finanziaria e successi sportivi continua a perpetuarsi, consolidando la posizione dell'Atalanta come modello di eccellenza nel calcio italiano.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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