Di seguito il commento di Carlo Nesti riguardo la stagione appena conclusa in Serie A 

SINTESI - Gli aspetti più brillanti sono stati lo strapotere del Napoli, in campo nazionale, ma spesso anche internazionale, e le 3 squadre nelle finali di Coppe, Inter, Roma e Fiorentina. Gli aspetti meno brillanti la distanza di tutte le antagoniste del Napoli dalla capolista, e l'avventura disgraziata della Juventus, a livello finanziario e giuridico.

NAPOLI - Il campionato è stato veramente illuminato da una stella, di nome Napoli, con 16 punti sulla seconda. Una stella, che si è riaccesa dopo 33 anni di attesa, dai tempi di Maradona. Le 2 caratteristiche principali del successo sono state la capacità di immediata rifondazione, dopo che in estate la società aveva perso Koulibaly, Fabian Ruiz, Insigne e Mertens. Nessuno si aspettava una stagione di lancio e rilancio da parte di Osimhen, Kim, e Kvaratskhelia. Inoltre, è stata decisiva una partenza folgorante, che ha capitalizzato al massimo il primo periodo di attività, fino ai Mondiali in Qatar. Ne sono scaturiti, con le idee di Giuntoli e la guida di Spalletti, un Napoli spettacolare, spavaldo, aggressivo e offensivo, spesso ai limiti della perfezione.

CHAMPIONS LEAGUE - La zona Champions ha premiato Lazio, Inter e Milan.

INTER - La squadra più forte dopo il Napoli, a mio giudizio, è stata l'Inter, che non a caso è approdata alla Coppa Italia, alla Supercoppa italiana, e alla finale di Champions League. La squadra di Inzaghi, come un ciclista, si è rivelata spietata sulle gare in linea, a eliminazione diretta, e svagata nelle gare a tappe, la Serie A, con 12 sconfitte, e 18 punti dallo scudetto. L'attacco, da Lautaro a Lukaku, è esploso solo in dirittura d'arrivo della stagione.

LAZIO - La Lazio ha confermato che un allenatore come Sarri ha bisogno di almeno 2 campionati, per lasciare la sua impronta, a costo di rivedere e correggere, con Lotito e Tare, i difetti del primo anno, e sapere fare tesoro di una mancanza, come la lunga assenza di Immobile.

MILAN - Il Milan ha pagato il livello meno qualificato del previsto delle seconde linee, soprattutto in avanti, dove la presenza di Ibrahimovic è stata puramente simbolica. I rossoneri, forse, avevano espresso il 200 per 100 del loro potenziale nel 2021-22, e al momento di compiere uno sforzo analogo, non si sono ripetuti, pur toccando il picco della semifinale di Champions League contro i cugini interisti.

JUVENTUS - Se non trova posto la Juventus, fra le prime 4, è per 2 ragioni. Da una parte i travagli giuridico-finanziari di una annata che si è rivelata, per usare il lessico di Allegri, uno stillicidio di penalizzazioni, per mesi, modulate e rimodulate. Dall'altra, il fallimento di pedine-chiave come Pogba, Di Maria e Vlahovic, che ha indebolito l'impianto di gioco già di per sé fragile del tecnico livornese.

FINALI EUROPEE - Un dato in controtendenza, rispetto alla scarsa fortuna della Nazionale, è costituito dalla presenza di 4 squadre nostrane nelle semifinali delle 3 Coppe europee. L'Inter, in Champions League, può dirsi già orgogliosa di avere raggiunto la finale contro il Manchester City, perché la formazione di Guardiola, sulla carta, è nettamente più quotata. La Fiorentina, in Conference League, potrà giocarsela ad armi pari con il West Ham. La Roma, in Europa League, è incappata in una di quelle sfide, contro il Siviglia, che, se le giochi 10 volte, 10 volte danno esiti diversi. I gialorossi hanno dato tutto, e sono stati sfortunati. Più gioco degli spagnoli, e più occasioni degli italiani, tanto che qualsiasi altra analisi sarebbe fuori luogo.

NAZIONALE - Se la Nazionale prima ha vinto gli Europei, e poi non ha saputo raggiungere la fase finale dei Mondiali, probabilmente è perché il calcio azzurro rappresenta una via intermedia fra i 2 opposti risultati. Con il 62% di stranieri in Serie A, diventa problematica la crescita di giocatori italiani compressi dalla concorrenza estera, persino a livello giovanile. E la carta della della disperazione diventa quella degli oriundi, pescati anche nei campionati stranieri, come ad esempio Retegui in Argentina.

Sezione: Interviste / Data: Lun 05 giugno 2023 alle 17:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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