Il calcio e le sue rivalità storiche si fermano di fronte a una tragedia. È successo ancora una volta ieri sera, quando gli ultras del Brescia hanno reso omaggio a Riccardo Claris, il tifoso atalantino ucciso con una coltellata nella tragica notte tra il 3 e il 4 maggio scorsi. Nonostante l'aspra rivalità sportiva, la Curva Nord Brescia ha scelto di esporre uno striscione di solidarietà durante la trasferta contro il Modena, con parole che toccano il cuore: «La morte non ha colori. Ciao Claris».

FUNERALE NEL CUORE DI BERGAMO – Il gesto dei tifosi bresciani segue di poche ore i funerali del giovane Riccardo, celebrati nella chiesa di Santa Caterina a Bergamo. La cerimonia ha visto la partecipazione commossa di centinaia di persone, unite nell'ultimo saluto al 26enne, tra cui anche l'amministratore delegato dell'Atalanta Luca Percassi, a testimoniare il profondo legame tra società e tifoseria.

SOLIDARIETÀ SENZA FRONTIERE – Quello del Brescia non è stato un caso isolato: molte altre tifoserie, in Italia e all’estero, avevano già espresso solidarietà ai nerazzurri dopo la tragedia che ha scosso Bergamo. Tra queste, gli ultras dell'Eintracht Francoforte, della Ternana e persino quelli dell'Inter, squadra di cui è sostenitore Jacopo De Simone, il giovane responsabile dell'omicidio. Segni tangibili di un calcio che, nei momenti più drammatici, sa unirsi e superare ogni rivalità.

IL CALCIO CHE UNISCE – Lo striscione dei tifosi bresciani ha avuto un impatto ancora più significativo proprio per la profonda e antica rivalità che contraddistingue le due tifoserie lombarde. Un messaggio semplice, diretto, ma profondamente significativo, che dimostra ancora una volta come il calcio possa rappresentare non solo divisioni, ma anche il punto di partenza per una riflessione condivisa sul valore della vita umana.

RIFLESSIONE NECESSARIA – È in gesti come questi che lo sport rivela il suo lato migliore, quello in cui il dolore riesce ad abbattere i muri dell’odio e della divisione, lasciando spazio alla consapevolezza e al rispetto. Quella scritta sullo striscione di Modena è una frase che dovrebbe diventare patrimonio comune di tutte le tifoserie, perché nessuna rivalità può giustificare la perdita di una vita.

La morte non ha colori, ma l’esempio dato dai tifosi bresciani può colorare di speranza il calcio di domani

© foto di TuttoAtalanta.com
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Sezione: Altre news / Data: Dom 11 maggio 2025 alle 08:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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