Nessuno, neppure tra i più ottimisti, avrebbe potuto immaginare qualcosa del genere soltanto pochi mesi fa, quando la Rovato Vertovese si affacciava timidamente sul panorama calcistico dilettantistico con il timbro insolito di una fusione tra due realtà tanto vicine quanto lontane. Eppure, il campo ci ha consegnato una favola straordinaria, che si è conclusa con la conquista della Coppa Italia Dilettanti, sigillo finale di un incredibile triplete destinato a entrare nella storia.

E non si è trattato di una vittoria qualsiasi, ma di una di quelle capaci di lasciare un segno profondo: affrontare e battere con autorità il Barletta davanti a oltre tremila spettatori, con un pronostico della vigilia che dava gli avversari ampiamente favoriti, dimostra che l’impresa non è frutto del caso, ma del lavoro, della determinazione e della lungimiranza di una società che ha creduto fortemente nel proprio progetto.

E qui sta il vero punto: cosa farà adesso la Rovato Vertovese con questa eredità preziosa, conquistata con sudore e sacrificio sul campo? Perché, si sa, nello sport arrivare al vertice può essere difficile, ma ancora più arduo è mantenere quel livello d’eccellenza che ora l’ambiente e i tifosi inevitabilmente pretenderanno. La vittoria di Teramo, però, può e deve essere un punto di partenza, non di arrivo. È il momento di investire nel futuro con idee chiare, scelte coraggiose e una progettualità di medio-lungo periodo, che possa trasformare questa splendida realtà calcistica in un riferimento stabile per tutto il territorio.

La presenza a Teramo del sindaco di Vertova, Riccardo Cagnoni, è il segnale evidente che questa squadra è diventata un patrimonio comune. Ora tocca ai dirigenti raccogliere questa responsabilità e trasformare un’annata da leggenda in un ciclo vincente. L’occasione è irripetibile, perderla sarebbe un errore imperdonabile.

Perché vincere è meraviglioso, ma continuare a farlo, forse, lo è ancora di più.

© foto di Instagram.com/rovatovertovese/
Sezione: Serie D / Data: Dom 11 maggio 2025 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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