Dario Rota, ex calciatore professionista e atalantino da sempre, vive in Svizzera ma non ha mai smesso di seguire la Dea da vicino. In esclusiva ai microfoni di TuttoAtalanta.com, ha analizzato con lucidità il momento della squadra dopo l’esonero di Ivan Juric, tra delusione e speranza di rinascita.

Secondo te cosa non andava? È un problema di condizione fisica, mentale, di gruppo o di alchimia con la squadra?
«Da fuori è difficile giudicare. Credo che Juric, giustamente, abbia voluto dare la sua impronta, ma alcuni giocatori sono veramente irriconoscibili e a lungo andare, anche se sono passate solo undici giornate, qualcuno gli è andato contro».

Secondo te la squadra remava contro l’allenatore?
«È brutto da dire, ma faccio un esempio banale. Zalewski inserito a cinque minuti dalla fine o Brescianini utilizzati col contagocce: per me sono cambi che ti danno l’idea di un allenatore spaesato, che non aveva in mano lo spogliatoio. Era giusto voltare pagina, anche se mi dispiace per Juric, perché così non si poteva andare avanti».

Per Rota la chiave è ora nella reazione: «I giocatori devono fare cerchio. L’Atalanta viene prima di tutto e devono mostrare di esserci davvero».

LEGGI QUI - L’intervista integrale di Dario Rota ai microfoni esclusivi di TuttoAtalanta.com

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Sezione: Interviste / Data: Mar 11 novembre 2025 alle 12:00 / Fonte: Claudia Esposito
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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