Tre punti che pesano come macigni, strappati su un campo difficile e contro una diretta concorrente. Cristian Chivu si presenta ai microfoni di DAZN con la serenità di chi sa di aver superato uno degli esami più complessi della stagione. L'Inter espugna Bergamo di misura, ma nelle parole del mister c'è molto più della semplice analisi tattica: c'è l'orgoglio per la rosa, la difesa dei suoi giovani e una stoccata netta, quasi glaciale, rivolta a chi, da altre piazze (leggi Napoli), prova a mettere pressione.

LA MOSSA VINCENTE E I GIOVANI – La lettura della gara parte dai cambi che hanno deciso il match. Chivu applaude la staffetta in attacco che ha portato al gol vittoria: «Sono contento della prestazione di Thuram, ma quando non ne aveva più abbiamo inserito Esposito ed è entrato altrettanto bene, offrendo quella palla decisiva a Lautaro». Ma l'elogio non si ferma al singolo assist-man, allargandosi all'intero reparto che ora vanta alternative di lusso come il giovane Bonny: «Dentro c'è anche lui, non dobbiamo dimenticarlo. Sono ragazzi che si sono inseriti alla grande e danno il loro apporto sempre. Ci fa enorme piacere avere quattro attaccanti dal valore straordinario».

ANALISI DI UN BLITZ – Sull'andamento dei novanta minuti, il tecnico analizza con onestà le due facce della medaglia nerazzurra: «Nel primo tempo abbiamo cercato di giocare un po' di più e imporre il nostro ritmo. Nella ripresa l'Atalanta ha trovato le contromisure e ci ha messo in difficoltà, ma siamo contenti per il risultato finale. In queste partite conta soprattutto portare a casa i tre punti».

CONTRO I PREGIUDIZI – Il passaggio più accorato arriva quando si parla della classifica e della percezione esterna del dominio interista. Chivu alza la voce contro la narrazione del "tutto facile": «Nel calcio nulla è scontato. Per essere competitivi bisogna osare e dimostrarlo in campo ogni domenica. Per ora la classifica ci sorride, ma non basta: siamo ancora a dicembre e la strada è lunghissima. Sappiamo che c'è da lavorare e a volte dobbiamo combattere anche con le "ingiustizie" di chi pensa che sia tutto dovuto o scontato. Noi reagiamo alle difficoltà lavorando ancora di più».

GELO SU CONTE E FUTURO – La chiusura è riservata alle polemiche a distanza e al calendario. Alla domanda se il riferimento alle "chiacchiere esterne" fosse una risposta alle recenti parole di Antonio Conte, Chivu liquida la questione con un dribbling secco: «A me quello che dice Conte non interessa». E sul 2026 alle porte? Nessun proclama, solo pragmatismo: «Deve ancora finire il 2025, vi risponderò alla prima partita del nuovo anno. Sappiamo solo che ci aspetta un gennaio molto impegnativo».

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Sezione: L'avversario / Data: Dom 28 dicembre 2025 alle 23:27
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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