Guardando la classifica, l'Inter è lassù, davanti a tutti. Ma analizzando il percorso, la squadra di Cristian Chivu appare meno corazzata rispetto al passato. "Forte, ma fragile", come definita da molti addetti ai lavori. I nerazzurri faticano a chiudere le partite e soffrono maledettamente i cali di tensione, come dimostrato dalla recente eliminazione ai rigori in Supercoppa contro il Bologna. Non è un'armata invincibile, ma una squadra con un potenziale enorme che spesso si specchia troppo in se stessa.

IL FATTORE PSICOLOGICO – Domenica sera a Bergamo, l'aspetto mentale sarà decisivo. L'Atalanta, galvanizzata dal successo in extremis a Genova, troverà un'avversaria che ha tutto da perdere e che vive con l'ansia di dover dimostrare di essere la più forte. Se la Dea riuscirà a tenere alto il ritmo e a aggredire subito la partita, potrebbe mandare in tilt le certezze dei milanesi, apparsi vulnerabili quando messi sotto pressione.

EMERGENZA FASCE – Un altro punto debole dell'Inter attuale è la fascia destra. L'infortunio di Dumfries ha aperto una voragine che né Luis Henrique né le soluzioni adattate hanno saputo colmare a dovere. È lì, su quel lato, che l'Atalanta potrebbe sfondare, sfruttando le sovrapposizioni di Bernasconi o gli inserimenti di Zalewski o Kamaldeen Sulemana. 

© Riproduzione Riservata

Sezione: L'avversario / Data: Gio 25 dicembre 2025 alle 12:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print