Se la Serie A assegnasse un titolo basato sull'anno solare, il tricolore del 2025 avrebbe una destinazione inequivocabile: la Capitale. I numeri, freddi ma inoppugnabili, incoronano la Roma come regina assoluta degli ultimi dodici mesi. Con 82 punti raccolti in 37 partite, i giallorossi hanno tenuto un passo da scudetto vero (lo stesso punteggio con cui il Napoli vinse il campionato nella stagione precedente, ma con una gara in più). Un cammino straordinario frutto di una staffetta tecnica che ha funzionato alla perfezione: prima la saggezza di Claudio Ranieri, poi l'intensità dell'ex atalantino Gian Piero Gasperini.

RULLO COMPRESSORE - Dal derby vinto a gennaio al recente successo sul Genoa di De Rossi, il ruolino di marcia è impressionante: 26 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte, con un saldo attivo di 52 gol fatti e 22 subiti. A fare la parte del leone è stato Sir Claudio Ranieri, subentrato in una situazione critica e capace di totalizzare 49 punti in 20 gare. La sua media di 2,45 punti a partita, se proiettata su una stagione intera (93 punti potenziali), avrebbe garantito il titolo in otto degli ultimi dieci campionati. Gasperini, dal canto suo, ha raccolto il testimone mantenendo alto il ritmo: 33 punti in 17 match (media 1,94) che valgono un quarto posto virtuale in ottica Champions.

L'INCROCIO DI BERGAMO - C'è un pizzico di ironia nel destino di questo 2025 giallorosso - analizza i dati La Gazzetta dello Sport -. La rincorsa Champions della gestione Ranieri, infatti, si è infranta per un solo punto proprio contro l'Atalanta. Quella sconfitta subita al Gewiss Stadium (allora ancora sotto la guida tecnica proprio di Gasperini) rappresenta l'unico neo in un percorso quasi netto di Ranieri, uno scivolone che nella Capitale ricordano ancora con amarezza per alcuni episodi arbitrali contestati. Un passaggio di consegne ideale tra passato e presente nerazzurro che ha segnato la storia della stagione.

I PILASTRI DELLA RINASCITA - Oltre ai tecnici, la Roma si gode tre gioielli che hanno brillato più degli altri. Tra i pali Mile Svilar si è confermato sui livelli di Maignan, blindando la porta. A centrocampo è esploso Manu Koné, diventato titolare inamovibile anche nella Francia dopo un avvio incerto con Juric. In attacco, la metamorfosi di Matias Soulé è stata totale: gestito e "educato" da Ranieri, che ne ha intravisto la stoffa pregiata, l'argentino ha poi spiccato il volo sotto la guida di Gasperini.

LEADER E STAKANOVISTI - Attorno alle stelle ruotano certezze granitiche. Gianluca Mancini si è evoluto da centrale dominante con Ranieri a "braccetto" di spinta perfetto per il gioco di Gasp. Bryan Cristante, con la fascia al braccio, è rimasto il barometro della squadra con entrambi gli allenatori. Infine Ndicka, vero e proprio highlander della difesa: nel 2025 non ha saltato un minuto, fermandosi solo ora per rispondere alla chiamata della Coppa d'Africa. La Roma saluta un anno d'oro e lancia la sfida al 2026.

© Riproduzione Riservata

Sezione: L'avversario / Data: Mer 31 dicembre 2025 alle 11:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print