A Firenze non si è parlato solo di conti e fair play finanziario. Nel vertice tra Gian Piero Gasperini e Florent Ghisolfi, responsabile dell’area tecnica della Roma, si sono già delineate, seppur in modo informale, le linee guida per un eventuale restyling della rosa giallorossa. Qualora il tecnico dell’Atalanta accettasse di trasferirsi nella Capitale, sarebbe infatti necessaria una profonda trasformazione, perché il suo calcio fatto di intensità e aggressività richiede interpreti precisi e ben definiti.

CHI RISCHIA GROSSO – Il primo nodo riguarda alcuni big della rosa attuale, giocatori di talento che però sembrano poco adatti alle richieste del Gasp. Lorenzo Pellegrini e Paulo Dybala, ad esempio, rappresentano due punti interrogativi: entrambi dotati di qualità tecnica sopraffina, ma poco inclini a garantire quella copertura difensiva che il tecnico chiede con determinazione ai suoi trequartisti. Un discorso simile vale anche per Artem Dovbyk, ritenuto poco funzionale al sistema gasperiniano per caratteristiche tecniche e capacità di fare reparto da solo. Discorso ancor più netto per Leandro Paredes, giudicato troppo statico per il centrocampo dinamico richiesto dal tecnico piemontese.

SU CHI SI PUÒ RIPARTIRE – Gasperini, invece, sembra già avere le idee molto chiare sui giocatori che vorrebbe confermare nella rosa giallorossa. La lista delle preferenze include nomi come Angelino, Ndicka, Mancini e Celik, difensori capaci di interpretare bene la difesa a tre. A centrocampo, Koné e Pisilli convincono pienamente il tecnico, mentre è disposto a lavorare per sgrezzare e valorizzare Gourna-Douath, a patto che il Salisburgo renda più flessibili le condizioni del riscatto. El Shaarawy piace da sempre al Gasp, così come Soulé, talento ancora acerbo ma dalle potenzialità notevoli.

IL SISTEMA DEL GASP – Il modulo sarà certamente il suo consolidato 3-4-2-1, già utilizzato da Ranieri ma interpretato in maniera profondamente diversa. Gasperini pretende pressing alto, marcature uomo contro uomo e grande atletismo. In fase di possesso, un centrocampista (Cristante, attualmente) scende tra i centrali, mentre gli esterni salgono per creare superiorità insieme ai trequartisti. Ecco perché serviranno elementi fisici e di corsa, profili ben precisi che richiederanno un lavoro di mercato puntuale e intelligente da parte di Ghisolfi.

IPOTESI SUL MERCATO – E il mercato, inevitabilmente, passerà anche dai nomi che Gasperini conosce bene - scrive La Gazzetta dello Sport -. Mario Pasalic sarebbe stato un obiettivo ideale, ma il rinnovo ormai vicino col club bergamasco complica le cose. Occhio allora a Robin Gosens, che con il tecnico piemontese esplose all’Atalanta e che potrebbe rappresentare una soluzione ideale per la fascia sinistra insieme ad Angelino. Sogni proibiti Lookman, Retegui o Ederson, mentre più raggiungibili restano i vari Hien, Scamacca e Bellanova, profili che potrebbero fare comodo per intensità e caratteristiche. E poi Abraham, che Gasperini già voleva all’Atalanta prima del suo arrivo alla Roma: oggi, però, le condizioni fisiche dell’attaccante inglese e l’ingaggio elevato rendono la situazione più complicata.

DYBALA, IL GRANDE REBUS – Rimane aperto, dunque, il grande interrogativo su Paulo Dybala. Gasperini lo conosce fin dai tempi di Palermo, ma le perplessità legate al lavoro atletico e difensivo richiesto dal suo sistema restano forti. Forse sarà la più grande sfida del Gasp, riuscire a trovare un equilibrio tra il talento cristallino dell'argentino e la rigidità tattica del suo calcio.

Roma e Gasperini dovranno incontrarsi ancora e decidere se l'avventura inizierà davvero. In quel caso, la rivoluzione della rosa sarà inevitabile. Una sfida intrigante, ambiziosa e complessa. Proprio come piace a Gasperini.

Sezione: Le Altre di A / Data: Ven 30 maggio 2025 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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