Sartori: "È il Bologna di Saputo, non mio. Prima dello Shakhtar pensiamo al Como..."

Arrivano altre dichiarazioni di Giovanni Sartori, responsabile dell'area tecnica del Bologna, a margine del Premio Nazionale Romano Fogli “Classe e Lealtà Mondiali” in località Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa: "Dopo sessant'anni abbiamo raggiunto questo grande obiettivo che è la Champions, ma non è il Bologna di Sartori. È il Bologna di Saputo e ci lavora anche Sartori. Lo staff tecnico e un grande allenatore (si riferisce a Thiago Motta, ndr), assieme a un gruppo di giocatori straordinari, hanno raggiunto un grande obiettivo, frutto del lavoro di un grande club. Il risultato non ci deve distrarre: inorgoglire sì, ma testa a campionato, Champions e Coppa Italia dove avremo almeno 47 partite. Sarà emozionante, gratificante e impegnativo".

Si immagina già le emozioni dell'esordio in Champions League al Dall'Ara?
"Se devo essere sincero penso prima al Senigallia e al Como. Una partita alla volta...".

Per voi tra l'altro Como è un tabù.
"Ho letto, non lo sapevo. Però sì, speriamo bene: per quello meglio pensare al Como e non allo Shakhtar".

Quale l'obiettivo della società?
"In un'annata così difficile e impegnativa, non è mai facile trovare obiettivi. Partiamo e strada facendo vedremo dove andremo a finire, magari puntando a un obiettivo intanto per la fine del girone d'andata. Intanto pensiamo di partita in partita".