Atalanta, la magia della Champions: Percassi e Gasperini hanno cambiato la storia

La Champions League non è più un sogno occasionale per Bergamo, bensì un appuntamento ormai quasi abituale. Con la quinta qualificazione nelle ultime sette stagioni, l'Atalanta certifica una dimensione nuova, quella di un club capace di sfidare continuamente le gerarchie, costruendo il suo successo su basi solide, programmazione e identità.

UNA CRESCITA INARRESTABILE - La quinta qualificazione in Champions League dei nerazzurri in appena sette anni è la misura perfetta di una crescita che ha pochi eguali - rimarca La Gazzetta dello Sport -, non solo in Italia ma anche sul palcoscenico internazionale. Tra le squadre di Serie A, soltanto l'Inter può vantare un record migliore, con sette partecipazioni consecutive già certe. La Juventus, se raggiungerà la qualificazione, potrebbe arrivare a sei presenze. Napoli, Lazio, Milan e Roma, invece, restano in linea o leggermente al di sotto dei numeri straordinari ottenuti dai bergamaschi. Un chiaro segnale che la costanza di rendimento è diventata la vera forza distintiva della squadra allenata da Gian Piero Gasperini.

IL MIRACOLO DI BERGAMO - Bergamo è una città da circa 120 mila abitanti, una realtà piccola se confrontata con le grandi capitali europee del calcio come Madrid, Parigi o Milano, tutte ben oltre il milione. Eppure, il Gewiss Stadium è sempre pieno, la tifoseria atalantina mostra un entusiasmo e una passione difficili da trovare altrove. Questa partecipazione calorosa testimonia come il fenomeno Atalanta non sia soltanto sportivo, ma un vero e proprio orgoglio territoriale che fa della città e della sua gente un esempio unico.

LA RICETTA DI PERCASSI E GASPERINI - Il segreto del successo atalantino si chiama stabilità. Antonio e Luca Percassi hanno saputo investire non soltanto nei cartellini dei giocatori, ma anche in strutture, stadio e vivaio, mantenendo sempre chiara la loro filosofia: non snaturarsi mai, puntando sulla valorizzazione dei giovani e sul lavoro costante. Gasperini, dal canto suo, ha saputo trasformare questa filosofia societaria in campo, elevando la Dea da squadra provinciale a club temuto in Europa, capace persino di vincere un’Europa League e di sfiorare gli ottavi della nuova Champions League a 36 squadre.

LA CHAMPIONS DIVENTATA NORMALITÀ - L'Atalanta non è più una favola, bensì una certezza. La sua dimensione internazionale, fatta di continuità e risultati prestigiosi, l'ha resa ormai una presenza stabile nelle competizioni europee, guadagnandosi il diritto di essere definita una grande d’Europa. Il livello crescente della Serie A rende ancora più straordinario questo risultato, con una classifica sempre più corta, dove la differenza tra il terzo e il nono posto è diventata minima, rendendo l'accesso alla Champions sempre più competitivo.

RICORDARE DA DOVE SI ARRIVA - La proprietà nerazzurra ama ripetere che "bisogna sempre ricordarsi da dove si è partiti". Una massima che non deve limitare le ambizioni, ma rafforzarle. Perché comprendere da dove si proviene è il miglior modo per non smarrire la strada verso nuove conquiste. E l'Atalanta, ormai, ha ben chiara la direzione.

Questa Champions rappresenta l'ennesimo capitolo di una storia che merita di essere raccontata e ricordata. L’Atalanta non è più solo una bella favola, è una splendida realtà del calcio internazionale. E non ha alcuna intenzione di fermarsi qui.