Era necessaria una risposta netta, inequivocabile, e l’Atalanta l’ha data nel modo più convincente possibile. Il 4-0 con cui i nerazzurri hanno travolto il Monza ha molto più valore dei semplici tre punti conquistati: è la dimostazione tangibile che, arrivata sul rettilineo finale di una stagione lunga e logorante, la squadra di Gasperini non ha intenzione di rallentare la corsa verso la Champions.

Un successo, quello di ieri, maturato attraverso la qualità ritrovata dei suoi uomini più discussi: De Ketelaere e Lookman. Il belga, dopo mesi di ombre e critiche, ha finalmente rispolverato quel talento che sembrava ormai smarrito, regalando a sé stesso e ai tifosi nerazzurri una doppietta liberatoria. Per lui, raggiungere la centesima presenza in Serie A con una prestazione di questo livello può essere il miglior trampolino verso un finale di stagione da protagonista.

È proprio in questo recupero dei singoli che l'Atalanta può trovare la chiave definitiva per raggiungere l'obiettivo Champions. Gasperini, nelle sue parole dopo la gara, non ha nascosto una legittima soddisfazione per il risultato, ma ha anche lanciato un avvertimento chiaro: guai a perdere la concentrazione proprio ora che la meta è a un passo. «Non possiamo permetterci cali d'attenzione – ha sottolineato il tecnico – ogni partita da qui in avanti può essere decisiva». E ha ragione, il Gasp, perché la Serie A di questa stagione ci ha già dimostrato che il confine tra trionfo e fallimento può essere sottilissimo.

Raoul Bellanova, uno dei più lucidi nel dopo gara, ha evidenziato il punto forse più enigmatico della stagione atalantina: la differenza tra un rendimento casalingo altalenante e una forza impressionante lontano dal Gewiss Stadium. «In casa soffriamo gli spazi ridotti delle squadre chiuse, mentre in trasferta riusciamo ad esprimerci al meglio», ha detto il laterale nerazzurro, toccando il cuore di una questione tattica che Gasperini dovrà necessariamente affrontare, soprattutto nella prossima sfida interna con la Roma, reduce da una serie positiva impressionante.

Proprio la partita con i giallorossi assume ora un’importanza capitale, aggravata ulteriormente dall’ammonizione, inutile e ingenua, rimediata da Hien nel finale di gara a Monza. Un giallo che ha fatto infuriare Gasperini, consapevole della fragilità numerica del reparto arretrato già minato da assenze pesanti come quelle di Scalvini e Kolasinac. Sarà questa l’ennesima prova di maturità richiesta ad un gruppo che non può permettersi altri errori.

Ecco perché la vittoria netta contro il Monza rappresenta un segnale fondamentale, ma non può essere interpretata come un traguardo. Semmai è una tappa decisiva verso una Champions che, ormai, deve essere considerata non più un obiettivo bensì un dovere sportivo e societario. La grande occasione è a portata di mano: il futuro europeo dell’Atalanta passa inevitabilmente da una sfida, quella con la Roma, che dirà molto sulla dimensione effettiva dei nerazzurri.

La sfida è lanciata: lunedì prossimo sarà davvero tempo di verdetti. E allora, per dirla alla Gasperini, servirà «la feroce determinazione di chi ha tutto da guadagnare e niente più da perdere».

Sezione: Copertina / Data: Dom 04 maggio 2025 alle 18:45
Autore: Lorenzo Casalino
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