Con l’allenamento di ieri al Centro Bortolotti di Zingonia, Ivan Juric è finalmente entrato in scena, dando ufficialmente il via alla sua avventura bergamasca. Un debutto discreto, non ancora urlato come suo solito a causa dei recenti problemi di salute, ma comunque già deciso e sul pezzo. L’Atalanta volta pagina dopo nove anni di epoca Gasperini, un periodo che ha segnato profondamente il calcio nerazzurro, elevando standard e ambizioni.

EREDITÀ PESANTE, MA STIMOLANTE – Accettare di guidare la Dea oggi significa affrontare una sfida doppiamente intrigante: raccogliere un testimone importante, quello lasciato dal tecnico che ha portato il club in Europa con continuità, e contemporaneamente confermare una dimensione internazionale ormai consolidata. Juric, però, non sembra intimorito: conosce l’ambiente bergamasco, ne ha assaporato l’entusiasmo da calciatore e da collaboratore tecnico. L’obiettivo resta ambizioso, forse complicato, ma comunque chiaro: riportare l’Atalanta in Champions League. Nonostante l’avvertimento di Gasperini sull'improbabilità di ripetere quell’impresa, Juric sa bene che nella nuova realtà atalantina l’Europa che conta non può essere una semplice suggestione.

LAVORO E DIALOGO – A Zingonia si respirerà certamente un’aria diversa rispetto al passato - descrive La Gazzetta dello Sport -. Juric porta con sé metodi di lavoro precisi e intensi, fatti di allenamenti brevi, duri e tecnici, dove il pallone è sempre al centro della scena. È un tecnico che sa delegare, fidandosi molto dei suoi collaboratori, tra i quali spicca il neo-ingresso Miguel Veloso, già suo fedelissimo giocatore ai tempi di Genoa e Verona. Anche sotto il profilo umano e relazionale, Juric appare leggermente più morbido rispetto al suo predecessore, con un piglio forse più paterno ma senza mai rinunciare a rigore e disciplina.

CONTINUITÀ E NOVITÀ TATTICA – Dal punto di vista tattico, il croato non rivoluzionerà completamente il calcio bergamasco. Si partirà sempre dalla difesa a tre, marchio di fabbrica del Gasp, ma con accorgimenti tattici più votati all'equilibrio. Juric ama squadre aggressive, ma anche compatte e intelligenti tatticamente: il suo 3-4-2-1 o 3-4-3 garantirà varietà di soluzioni, adattabili anche in corso d’opera a seconda delle esigenze dei match.

LE SCOMMESSE DA VINCERE – Tanti giocatori avranno la possibilità di esplodere o rilanciarsi sotto la guida del nuovo allenatore. L’esperienza e l’abilità di Juric nella valorizzazione di talenti giovani saranno decisive per rilanciare Scamacca e Scalvini, reduci da lunghi stop e ora pronti a tornare protagonisti. Occhi puntati anche su Kamaldeen Sulemana, su cui il tecnico ha già lavorato in Premier League e a cui è stato affidato il prestigioso numero 7, simbolo di grandi aspettative. Tra le altre sfide, quella tattica e tecnica con Ahanor, Maldini, e soprattutto Samardzic e Brescianini, che potrebbero trovare ruoli più centrali e incisivi nella nuova versione della Dea.

Juric, insomma, sa di non poter essere una semplice replica di Gasperini, ma sa altrettanto bene che i tifosi si aspettano grandi cose. La partenza è silenziosa, ma il messaggio è forte e chiaro: l’Atalanta è pronta a sorprendere ancora. E questa volta, a modo suo.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 19 luglio 2025 alle 07:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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