La questura di Bergamo ha emesso il primo Daspo quinquennale in seguito agli scontri avvenuti il 30 agosto lungo l’autostrada A1, nell’area di servizio di Somaglia Est, nel Lodigiano. Il provvedimento riguarda Gianluigi Pressiani, noto nell’ambiente ultras come “Gigi il Rosso”, che ha commentato la notizia sui social con ironia amara: «Ho compiuto 64 anni e mi hanno regalato un Daspo alla carriera… cinque anni con firma».

GLI SCONTRI – Quel giorno, al rientro dalla trasferta di Parma, un gruppo di tifosi atalantini si è incrociato con alcuni sostenitori del Como di ritorno da Bologna. Secondo la ricostruzione della Digos - scrive L'Eco di Bergamo -, gli atalantini avrebbero notato l’arrivo di due pullman di comaschi e li avrebbero affrontati nell’area di servizio. Ne è scaturita una maxi rissa che ha coinvolto circa 300 persone, metà nerazzurre e metà azzurre, tra lanci di oggetti e momenti di grande tensione.

LE CONSEGUENZE – L’intervento delle forze dell’ordine ha evitato conseguenze più gravi, ma la scena è stata descritta come una vera e propria battaglia sull’asfalto. Le notifiche dei Daspo — che riguardano anche altri tifosi bergamaschi — sono tuttora in corso.

L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle trasferte e sul ruolo delle frange ultras più radicali. Un segnale, quello della Questura, destinato a lasciare il segno: tolleranza zero verso ogni forma di violenza, anche quando a scatenarla sono figure storiche del tifo organizzato.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 11 ottobre 2025 alle 09:12
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print