Tre giorni più uno. La matematica del riposo concessa da Raffaele Palladino nasconde in realtà un'equazione tattica complessa da risolvere in vista della trasferta di Marassi. Se la truppa al completo si rivedrà sui campi di Zingonia solo giovedì per una doppia seduta che sancirà la ripresa ufficiale, i cancelli del centro sportivo si sono aperti già oggi per una ristretta élite di "stakanovisti per necessità". Tra infermeria da svuotare e una condizione da ritrovare, la marcia di avvicinamento alla sfida contro il Genoa è già iniziata, con un occhio preoccupato al reparto arretrato che rischia di andare in vera emergenza.

IL BOLLETTINO MEDICO - La giornata odierna è cruciale soprattutto per Berat Djimsiti. Il difensore albanese si sottopone agli esami strumentali per decifrare l'entità del guaio al flessore destro rimediato contro il Cagliari: il timore non è solo per il forfait di domenica, ma per l'eventuale presenza di una lesione che potrebbe fermarlo per qualche settimana. Intanto, il programma personalizzato vede Mitchel Bakker lavorare in solitaria sul campo e Raoul Bellanova limitarsi alle terapie per la lesione al bicipite femorale (entrambi out a Genova). Speranze ridotte al lumicino per Kamaldeen Sulemana: l'attaccante ghanese lavora individualmente per smaltire la lesione all'ileopsoas e punta, al massimo, a una panchina in extremis.

L'EMERGENZA TATTICA - Il vero nodo che Palladino deve sciogliere è però strutturale. Con Odilon Kossounou già in Coppa d'Africa e Djimsiti verso il probabile stop, la "mini-emergenza" difensiva è servita: restano quattro uomini per tre maglie. Il problema è di natura posizionale: Sead Kolasinac e il giovane Honest Ahanor occupano prevalentemente la casella di centro-sinistra. Proprio Ahanor, adattato centrale contro il Cagliari, ha mostrato qualche fisiologica difficoltà di lettura in una zona nevralgica del campo. Ecco perché il tecnico ha bisogno di certezze immediate.

LA SOLUZIONE SCALVINI - In questo scenario, il lavoro anticipato di oggi di Isak Hien e Giorgio Scalvini assume un peso specifico enorme. Lo svedese deve solo smaltire i postumi dell'influenza, mentre il classe 2003 sta spingendo per affinare la condizione atletica dopo il lungo stop. Senza Djimsiti, la mossa più logica porta dritta al rilancio di Scalvini dal primo minuto, a comporre una teorica difesa a tre completata da Hien perno centrale e Kolasinac "braccetto" di sinistra. Un assetto obbligato ma di assoluto valore, chiamato a blindare la porta in una trasferta insidiosa.

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© foto di TuttoAtalanta.com
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Sezione: Primo Piano / Data: Mer 17 dicembre 2025 alle 07:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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