Karim Benzema lo aveva definito un go kart, a cospetto di sé stesso, una fuoriserie. Complice la sfortuna, il Pallone d'Oro sta seguendo (?) la Francia dalla tv, come quattro anni fa ma questa volta senza nessun sextape di mezzo. Olivier Giroud, viceversa, la sta trascinando ai Mondiali, col sogno di offrire il bis del 2018. È riuscito soltanto all'Italia e al Brasile, ma parliamo di una o anche due ere geologiche fa.

Una vita da sottovalutato. A essere snobbato, Olivier è sempre stato abituato. È arrivato in Italia con la nomea di centravanti bello e utile al gioco, ma poco prolifico. In rossonero non ha segnato tantissimo (23 gol in 57 gare), ma ha messo la firma sullo scudetto e non è poco. La questione, però, va in profondità: cresciuto al Grenoble, in Ligue 2, viene scartato perché considerato poco promettente. "Non avrà un grande futuro", profetizza qualche dirigente di cui si sono perse le tracce.

Il record e l'esultanza. Nel 2007, a 21 anni, Olivier si trova a giocare all'Istres, nel Championnat National 2. L'equivalente della nostra Serie D. La sua rincorsa parte da lì: segna 14 gol e si guadagna la chiamata del Tours, di nuovo in Ligue 2. L'esplosione col Montpellier: nella stagione 2011/2012 è il miglior marcatore di una squadra che sorprende la Francia e conquista il titolo nazionale. È servito tanto sudore, ma è fatta: si spalancano le porte della Premier League, sei anni e mezzo all'Arsenal facendo incetta di FA Cup. L'altra svolta nel 2018: a gennaio lo chiama il Chelsea, in tre stagioni e mezza vincerà Europa League e Champions. Nel mezzo, il mondiale di Russia, trionfatore con la Francia. Il resto è storia recente, oggi il gol numero 52 con la maglia dei Bleus: meglio di Zidane e Platini, di Trezeguet e dello stesso Benzema. Meglio di Thierry Henry, al quale Olivier ha rivolto un pensiero mentre lo superava: l'esultanza per la prima rete nel 3-1 della Francia sulla Polonia è una T di Titi, disegnata con le mani. La lezione? Non dimenticare mai da dove vieni: Giroud lo sa benissimo. Chi non ha puntato su di lui non ha visto dove sarebbe potuto arrivare.

Sezione: Qatar2022 / Data: Dom 04 dicembre 2022 alle 23:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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