L'incubo sportivo di Maduka Okoye si materializza. Il portiere dell’Udinese, già indagato dalla Procura ordinaria di Udine per truffa, è stato deferito ufficialmente dalla Procura FIGC guidata da Giuseppe Chiné con l'accusa di illecito sportivo. Un'accusa - scrive stamane La Gazzetta dello Sport - che potrebbe costargli almeno quattro anni di squalifica, mettendo di fatto a repentaglio la carriera del 25enne nigeriano.

I SOSPETTI DELLA PROCURA - Alla base dell’inchiesta c’è una puntata anomala e considerevole effettuata su una sua ammonizione durante Lazio-Udinese, gara giocata l'11 marzo 2024. Molti scommettitori, perlopiù di Udine, avrebbero puntato proprio sul fatto che Okoye ricevesse un cartellino giallo, scenario poi verificatosi puntualmente.

LA TESTIMONIANZA - Ad aggravare la posizione del giocatore c’è la testimonianza chiave del titolare del noto ristorante "Biffi", frequentato abitualmente dai calciatori friulani. Il ristoratore ha riferito agli inquirenti di aver avuto una conversazione con Okoye nei giorni immediatamente precedenti al match: «Durante la cena, Okoye era nervoso per problemi personali e mi confidò chiaramente che si sarebbe fatto ammonire nella gara successiva». Dichiarazioni pesanti che, se confermate, inchioderebbero il calciatore alle sue responsabilità.

IL CARTELLINO "STRANO" - Ulteriore elemento di sospetto è la modalità inusuale del cartellino ricevuto. Okoye, che solitamente raramente viene sanzionato, è stato ammonito dall’arbitro per perdita di tempo, quando mancava ancora buona parte del secondo tempo e con l’Udinese addirittura in vantaggio. Un comportamento atipico, che secondo la procura sarebbe stato studiato e volontario, volto unicamente a soddisfare gli scommettitori coinvolti.

IL RISCHIO DI STOP - Ora Okoye rischia davvero grosso. Il deferimento della Procura FIGC è pesantissimo: l’articolo 30 del Codice di Giustizia Sportiva parla chiaro, indicando pene minime di quattro anni di squalifica per chi si renda protagonista di episodi simili. Lo spettro di una sanzione così lunga potrebbe compromettere definitivamente la carriera del portiere, oggi sospeso tra l’angoscia e la speranza di dimostrare la propria innocenza.

Il caso è destinato a scuotere ancora il calcio italiano, già turbato da recenti scandali legati alle scommesse. Ora Okoye dovrà provare a difendersi, per evitare che la partita dell'Olimpico resti per lui un triste e definitivo capolinea.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Sab 28 giugno 2025 alle 08:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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