JUVENTUS-PARMA 3-1
25' Brugman (P), 43', 47' Alex Sandro (J), 68' De Ligt (J)
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Danilo, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Cuadrado (74' Kulusevski), Arthur (87' Bernardeschi), Bentancur (74' Rabiot), McKennie (74' Ramsey); Dybala (84' Morata), Cristiano Ronaldo. All. Pirlo
PARMA (4-3-3): Colombi; Laurini, Osorio, Bani, Pezzella; Grassi, Brugman (71' Hernani), Kurtic; Man (81' Karamoh), Pellè (61' Cornelius), Gervinho (61' Mihaila). All. D'Aversa
Ammoniti: McKennie (J), Hernani (P), Karamoh (P), Cristiano Ronaldo (J)
TORINO - Sembrava la maledizione della Superlega, alla fine la Juventus chiude con una vittoria le 72 ore più pazze della sua storia e probabilmente anche di quella del calcio. I bianconeri battono 3-1 il Parma, in un tabellino segnato da nomi inattesi. Gaston Brugman apre le danze, Alex Sandro rimette il muso della Signora avanti con la sua prima doppietta in bianconero, Matthijs De Ligt chiude la pratica. In tutti i casi, si tratta di marcatori che in questa stagione non avevano ancora riempito le reti avversarie. È una vittoria nell’ordine delle cose, sulla carta: i campioni d’Italia in carica nel proprio tempio contro la penultima in classifica. Non è arrivata senza fatica, però, per Andrea Pirlo e i suoi: quasi a certificare che il calcio può essere davvero di tutti, almeno per qualche minuto. Nella serata delle prime volte, manca chi la firma la mette quasi sempre: Cristiano Ronaldo si segnala quasi esclusivamente per essere rimasto a terra sulla battuta di Brugman. Le punizioni sono un problema per il portoghese: non una novità. Da segnalare il botta e risposta tra Alessandro Lucarelli e Fabio Paratici nel pre-partita. Lo storico capitano ducale, uno che ha dato tutto per la maglia in una storica stagione senza soldi, rifila una stoccata violenta ad Agnelli&Co. Scomposta la replica: “Parlano davvero tutti”. Chissà se ci sarà un terzo tempo. La Juve sorride, nella “normalissima” Serie A. Il Parma sogna per un attimo, poi cede: è quasi spacciato e lo sapeva da prima di stasera. Ha smesso di crederci dall’1-1, ma si è tolto almeno lo sfizio di rompere qualche cristallo. La Signora sale al terzo posto in classifica, aspettando l’Atalanta.
LE SCELTE INIZIALI: TORNA DYBALDO. BUFFON IN PORTA - Il grande ex difende i pali della Juventus, che in attacco schiera Ronaldo e Dybala, titolari per la sesta volta in questa stagione. Torna Bonucci nella difesa bianconera, fuori l’altro ex di serata, Dejan Kulusevski. D’Aversa punta su Gervinho e Pellé lì davanti con Man; a sorpresa in porta c’è Colombi, formazione decisamente offensiva da parte degli ospiti.
IL PARMA PASSA SUBITO. CHE GOL DI BRUGMAN - L’avvio è di marchio Juve. Caricati da un weekend senza precedenti, i bianconeri cercano subito di far male al Parma. Ci pensa Colombi, titolare a sorpresa, a neutralizzare le offensive, soprattutto di Ronaldo, il più pericoloso in avvio. Gli ospiti non stanno a guardare: allo schieramento offensivo di D’Aversa rispondono presenti i suoi giocatori in campo. Pellé svetta e gestisce, da una sfuriata di Gervinho nasce l’occasione per l’1-0. Lo firma Gaston Brugman, che batte una punizione pressoché perfetta e regala a Pirlo un avvio col brivido grazie alla sua celebre maledetta. Complice, certo, il fatto che nella barriera della Juve ci sia CR7 e quest’ultimo decida di non saltare: la palla gli passa sulla testa e poi s’infila sfiorando il palo alla destra di Buffon.
JUVE POCO SUPER, MA CI PENSA ALEX SANDRO - Incassata la rete dello svantaggio, la squadra di casa non riesce ad attaccare con facilità e continuità. La miglior occasione capita sulla testa di Bonucci, anche Dybala è protagonista. Il Parma ha forse il difetto di non crederci davvero e viene pulito a un’incollatura dal rientro negli spogliatoi. Sugli sviluppi di un corner, arrivato sull’asse Dybala-Cuadrado, la palla arriva ad Alex Sandro: il brasiliano controlla la sponda aerea di De Ligt e scarica alle spalle di Colombi. 1-1, è un gol che fa morale per Pirlo e i suoi.
LA DOPPIETTA CHE NON TI ASPETTI - A proposito di morale, la Juve rientra in campo carica. Alex Sandro, soprattutto: al secondo minuto della ripresa, Ronaldo apre per Cuadrado, che di prima crossa. Dybala non può arrivarci, il pallone sfila sul secondo palo dove il terzino brasiliano colpisce di testa (non irreprensibile il portiere ducale). È 2-1 e la Vecchia Signora rimette il muso avanti all’avversario, tentando il tris con CR7 murato dalla difesa avversaria. Da segnalare, tra Arthur e Bentancur, più di un pasticcio in disimpegno. Solita storia per i bianconeri.
DE LIGT CHIUDE LA PRATICA - Trovato il vantaggio con i primi due gol stagionali di Alex Sandro, i bianconeri viaggiano sull’onda degli esordi. De Ligt non aveva ancora segnato in questo campionato e lo fa su calcio d’angolo battuto dal solito Cuadrado. Tutto troppo facile per l’olandese, che di testa firma il 3-1. Pochi minuti prima i ducali avevano sfiorato il gol del pari con Osorio: decisivo il salvataggio di Arthur sulla linea. È il gol che chiude la contesa: Ronaldo tenta di riscattare la sua serata no ma non ci riesce. Parte la girandola dei cambi, il Parma non ci crede dal gol a fine primo tempo di Alex Sandro e infatti non ci prova neanche.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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