Sono 218.373 le persone vaccinate in provincia di Bergamo nel corso della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2020/2021. Di queste 167.670 fanno parte della categoria target “over 65” vaccinate per il 70,6% (con un incremento del 12,5% rispetto al 2019/2020). 189.468 i vaccini che sono stati somministrati dai medici di medicina generale e dai pediatri di famiglia, 7.185 all’interno delle RSA e 21.720 dalle tre ASST nel complesso. 

Sono questi i primi dati relativi alla campagna antinfluenzale 2020/2021 diffusi dall’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo. 

“La campagna vaccinale stagionale contro l’influenza è iniziata il 19 ottobre scorso. Nella stagione influenzale 2020/2021 non è stata esclusa una co-circolazione di virus influenzali e Coronavirus, pertanto si è reso necessario ribadire l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nei soggetti ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra Covid-19 e Influenza – esordisce Massimo Giupponi, direttore generale dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo – La campagna è stata organizzata in base alle indicazioni fornite dalle circolari regionali che hanno delineato le priorità e gli obiettivi. Per quanto riguarda le priorità, oltre ai pazienti appartenenti alle categorie a rischio definiti dal Ministero della Salute, l’altro target prioritario erano i pazienti over 65 anni (tra cui gli ospiti di RSA) oltre che gli operatori sanitari”. 

Dal punto di vista operativo la distribuzione dei vaccini ai medici di assistenza primaria e ai pediatri di libera scelta è avvenuta tramite le farmacie del territorio e tramite approvvigionamento diretto da ATS Bergamo (Servizio Farmaceutico Territoriale) e da ASST (Servizio Aziendale Farmaceutico del ASST Bergamo): il numero di dosi spettante ai singoli medici è stata calcolata da ATS.  

Per i soggetti residenti/ricoverati in strutture sanitarie e socio-sanitarie, quali RSA, CRD o altro, il personale ASST ha provveduto a fornire il vaccino che è stato somministrato a cura del personale sanitario ivi operante. 

Particolarmente importante il lavoro svolto sul territorio della provincia di Bergamo per organizzare i centri di vaccinazione per i medici di medicina generale che hanno espresso l’impossibilità di vaccinare presso il proprio ambulatorio soprattutto in relazione alle problematiche di distanziamento sociale imposte dal Covid 19: “La necessità di garantire le condizioni di sicurezza hanno determinato la scelta di individuare sedi esterne agli studi dei MMG e adottare specifiche misure di attenzione nei centri vaccinali della ASST – spiega il direttore generale Giupponi - Grazie al fattivo contributo delle amministrazioni comunali e di altre realtà sono state messe a disposizione 109 sedi vaccinali, visionate e garantite da ATS secondo specifici protocolli di idoneità, all’interno delle quali i hanno lavorato i MMG”. 

“Nel complesso il risultato è assolutamente positivo e il merito va ascritto a tutti gli attori coinvolti nel processo che hanno lavorato con ATS Bergamo per assicurare la vaccinazione ai nostri concittadini: i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, le tre ASST del territorio, le farmacie, le amministrazioni comunali e le realtà che hanno messo a disposizione spazi esterni, il mondo del volontariato e la Protezione civile per il fondamentale contributo nell’organizzazione finalizzata ad assicurare uno svolgimento ordinato delle vaccinazioni, anche in considerazione dei vincoli imposti dalla pandemia da Coronavirus”. 

Sezione: Brevi / Data: Mer 21 aprile 2021 alle 18:18 / Fonte: ATS Bergamo
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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