Continua a far discutere la riforma dello sport e in particolare l'abolizione del vincolo sportivo, cancellato da uno dei cinque decreti approvati dal Consiglio dei Ministri. Entro il luglio 2022 si arriverà al riconoscimento della libertà contrattuale per i tesserati attualmente vincolati (come già avviene nei professionisti), ma saranno previsti anche premi di formazione per le società e le associazioni sportive. Una decisione che sta facendo storcere il naso a tanti addetti ai lavori. Anche l'Avvocato Cesare Di Cintio, esperto di Diritto sportivo, si schiera contro questa novità, che - a detta del legale - rischia di arrecare seri danni a molte società dilettantistiche, già flagellate dal Covid. Ecco il suo commento: "L'abolizione del vincolo sportivo porterà necessariamente a una rivoluzione nel mondo del calcio dilettantistico. Questo però mi porta a delle riflessioni sul futuro dell'intero movimento. Siamo sicuri che questa modifica non rappresenti una minaccia per l'esistenza di tanti club? Davvero crediamo che il premio di valorizzazione possa ripagare le perdite che l'abolizione del vincolo sportivo creerà? Senza determinate fonti di reddito, in un momento già delicato come quello attuale, con tante società in crisi nera a causa dell'emergenza Covid, si rischia veramente di mettere in seria difficoltà tante persone che dedicano ogni giorno la vita al calcio". L'Avvocato si concentra poi sui settori giovanili e sull'impatto dell'abolizione del vincolo su quest'ultimi: "Si rischia che le società decidano di non investire più nei giovani e sulla crescita dei talenti in casa, con un conseguente danno enorme per il sistema calcio italiano. Per riformare bisogna prima conoscere bene tutte le dinamiche di un settore complesso come quello dilettantistico".

Sezione: Brevi / Data: Ven 27 novembre 2020 alle 18:52
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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