Prestiti e riscatti in Serie A, l'analisi. Charles de Ketelaere è forse uno degli esempi più fulgidi e plastici di come nel calcio non esistano valutazioni universali e come i calciatori dal sicuro rendimento siano solamente un'illusione, ma come invece il talento abbia bisogno di essere veicolato entro i giusti binari per poterlo far esprimere.

Non c'è neanche bisogno di ricordare quanto sia stato nullo l'impatto nel pianeta rossonero del belga, acquisto da copertina dell'ultimo anno di Maldini da uomo mercato del Milan che per portarlo via dal Club Brugge mise sul piatto oltre 40 milioni di euro. Ti aspetti che lasci subito il segno e invece la scorsa sarà la stagione peggiore nella finora breve carriera di CDK: 40 presenze con i rossoneri e neanche l'ombra di un gol.

Già in aprile a Bergamo ci avevano fatto un pensierino, d'altronde Gasperini ha quasi un feticcio per quegli attaccanti mancini di talento ma inespressi. Qualcuno ha pensato a Ilicic, forse? Probabilmente lo stesso tecnico della Dea, che già prima del mercato aveva indicato ai suoi dirigenti De Ketelaere quale idea stuzzicante da provare a mettere a punto. Lo hanno ascoltato e a metà agosto il trasferimento è diventato realtà, in prestito oneroso con diritto di riscatto (3 più 22 e altri 2 di eventuali bonus). Tutto fa pensare che questo sarà esercitato, sia a seguito di una stagione da doppia cifra di gol nelle varie competizioni (6 in Serie A) sia con la prospettiva di poter ottenere di più con una futura cessione. C'è chi giura che in casa Milan ci sia chi si sta mangiando le mani...

Sezione: Calciomercato / Data: Lun 01 aprile 2024 alle 11:11
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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