Vincitore con la maglia dell'Atalanta della prima storica Europa League del club, il centrocampista brasiliano prossimo ai 25 anni (il 7 luglio) Éderson ha raccontato le emozioni vissute in stagione. Dal campionato al cammino europeo con la Dea di Gasperini, passando alla prestigiosa chiamata con la Seleção e l'atteso debutto in un grande torneo internazionale come la Copa America.
Fierezza verdeoro. "Sono molto felice. Penso che per ogni giocatore arrivare nella propria Nazionale sia un punto culminante della propria carriera. Per me non è stato diverso. Oggi sono qui molto felice. Non credo che a nessun giocatore dia fastidio essere convocato nella prima, nella seconda o nell'ultima lista solo per andare, per esserci. A nessun giocatore interessa questo. La felicità e l'opportunità di rappresentare la Nazionale brasiliana è già - ha detto Éderson nell'intervista ad AS - una cosa incredibile, quasi straordinaria. Per me non è diverso. Sono felice di essere qui e spero di avere l'opportunità di ripagare la fiducia di Dorival. Sto lavorando per avere queste opportunità e per poter rappresentare la mia maglia".
Quali saranno i tuoi obiettivi adesso con il Brasile? Aspiri a diventare titolare o combatti per una posizione contro Bruno Guimarães, Douglas Luiz, João Gomes...?
"Il primo obiettivo deve essere raggiungere la finale (di Copa America) ed essere campioni, ovviamente. Abbiamo ancora tempo per prepararci prima dell’inizio della competizione. Ovviamente voglio giocare, ovviamente voglio avere delle opportunità, ma rispetto molto tutti i miei compagni di squadra, perché anch'io ho sentito il loro rispetto per me. Penso che sarà sicuramente una competizione molto sana, molto forte, perché qui ci sono grandi giocatori, di grande qualità. Sarà interessante. Sono molto felice di essere qui per competere e di avere l’opportunità di giocare con la Nazionale".
Hai già avuto modo di parlare con Dorival?
"Sì, è un allenatore molto comunicativo, parla con tutti. Sì, ha parlato anche con me. Mi ha dato la tranquillità di lavorare, così come di avere a che fare con tutti i giocatori. Dorival trasmette molta fiducia e pace. Il mio primo contatto con lui è stato molto positivo. Ho sentito che è un allenatore che ti dà fiducia, che crede in te. Ho sentito quella fiducia dal primo minuto e l’ho assorbita per dimostrarla in allenamento. Voglio trasmetterlo e spero che continui così dall'inizio alla fine della Copa América".
Che differenze hai notato in questi primi giorni tra Dorival e Gasperini?
"Anche Dorival sta adottando uno stile aggressivo, come ha uno stile aggressivo anche Gasperini. Penso che il calcio oggi sia proprio questo. È un calcio più veloce, con più movimento. E anche Dorival lo sta implementando. È più facile avere successo quando hai giocatori che giocano ad altissimo livello, come Vinícius Júnior, che probabilmente vincerà il Pallone d'Oro, Rodrygo, Eder Militão, che ha appena vinto la Champions League con il Real Madrid. È molto più facile giocare e vincere quando hai giocatori di questo calibro. Questo è il calcio di oggi: essere aggressivi e avere momenti di qualità. Gasperini e Dorival stanno facendo lo stesso".
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