Il tecnico dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha parlato del possibile futuro prossimo. "Questa è una scelta che farà la società, in base a tuante valutazioni. Io vedo tre strade. Una è quella di cercare un potenzialmento più limitato possibile, con qualche top giocatore che possa alzare nell'immediato il valore della squadra. Quando fu preso Zapata fu evidente che si alzò il tiro e il valore della squadra. Così come quando è stato preso Muriel. Fece un blitz pazzesco dalla sera alla mattina. Con Muriel fu Luca convintissimo dell'operazione".

Sulle altre due strade.
"Un ringiovanimento della rosa che è arrivata tutta insieme un po' più in là. Se penso a chi devo valorizzare ci sono Scalvini, Koopmeiners, per età. Questi sono i profili che portano alle famose plusvalenze importanti per l'Atalanta che si è giovata. L'altra strada è fare poco o niente, stare lì e dire "vabbè andiamo avanti". Su queste tre filosofie dovranno essere prese delle decisioni. Non riguardando prima di tutti l'allenatore: lui dice la sua, ci sono due direttori sportivi, c'è una società importante, il presidente, l'amministratore delegato... Al di là di quel che vuoi fare, devi vedere cosa puoi fare".

"La mia ricetta? In camera caritatis. Non metto veti sul mercato, chiedo attaccanti"
"Lo chiedo in camera caritatis, poi dipende dalla realtà. Anche di quello che è il mercato, è un lavoro di équipe, di squadra, in base alle disponibilità economiche, alla tua capacità, alla tua bravura. E alla fortuna. Questa però non è roba mia, io non sono mai entrato nelle operazioni di mercato. Magari mi è capitato di dire "dobbiamo prendere un portiere o un attaccante" lo dico tutti gli anni. L'Inter ha preso Lukaku, la Juventus Vlahovic, la Roma, il Napoli. Ho detto prima di Zapata. Alzi nell'immediato, poi ci sono attaccanti da 100 milioni e da 5. Puoi avere capacità con uno o l'altro. Di giocatori ne sono arrivati una vagonata in questi sei anni, hanno giocato tutti. Bellanova? Ha fatto la sua parte, non è stato riscattato, ma non entro nella questione soldi. Per quello non sono mai decisivi, ho sempre rispettato il lavoro dello scouting. "Sei convinto? Prendilo", non posso sindacare se lo hai visto giocare, io magari l'ho visto su Wyscout. Non ho messo dei veti a nessuno, poi li ho provati, qualcuno è andato bene. Sono andati via perché sono plusvalenze per la società. Lì è una colpa, quando alleni un giocatore, non fa bene ed esplode puoi fare il mea culpa, Bellanova è un bel giocatore".

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Sezione: Interviste / Data: Mar 07 giugno 2022 alle 19:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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