L’Italia fatica, arranca, e persino rischia contro una Moldova che in teoria doveva essere poco più di una formalità. Gli azzurri, nell’ultima partita di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale, si aggrappano al gol di Giacomo Raspadori per chiudere il primo tempo avanti di misura. Poco, troppo poco per dormire sonni tranquilli, anche se da Tallinn arriva una notizia inaspettata: la Norvegia non riesce ancora a sbloccare il match con l'Estonia.

AVVIO DA BRIVIDO - L’Italia parte col freno a mano tirato e vive subito un incubo. Al nono minuto Nicolaescu manda in delirio i circa duecento sostenitori moldavi insaccando un cross di Reabciuk. È una doccia fredda gelida per Spalletti e i suoi uomini. Solo la tecnologia del VAR salva gli azzurri, ravvisando un fuorigiocodi pochi centimetri che annulla la rete dopo lunghi secondi di festeggiamenti moldavi. Il CT, impietrito davanti alla panchina, vede sfumare lo spettro dello svantaggio.

REAZIONE LENTA MA DECISA - Il rischio scampato scuote la squadra. L’Italia rialza la testa, cercando di imporre il proprio ritmo. Ranieri al 17’ svetta imperiosamente su una punizione precisa di Raspadori, ma il colpo di testa sbatte sulla traversa. La pressione azzurra cresce lentamente, senza però mai diventare travolgente. Dimarco prova il diagonale, che finisce solo sull’esterno della rete. Poco dopo è Retegui ad andare vicino al gol senza successo.

LA SVOLTA RASPADORI - A cinque minuti dall’intervallo, finalmente, il pressing dell'Italia viene premiato: Giacomo Raspadori, al nono sigillo personale con la Nazionale, trova la rete liberatoria. Gli azzurri respirano, pur non riuscendo ad allontanare del tutto le incertezze. Donnarumma, infatti, è costretto a superarsi per evitare guai peggiori subito dopo il vantaggio.

OCCHI A TALLINN - L’attenzione ora, inevitabilmente, va anche in Estonia. Al 45’, la Norvegia è inchiodata sullo 0-0, un risultato che apre clamorosamente scenari positivi per la classifica dell’Italia. Un'occasione che la squadra di Spalletti non può assolutamente lasciarsi sfuggire, specialmente nella partita che segna la sua uscita di scena dopo la disfatta di Oslo.

La posta in gioco è altissima e gli azzurri non possono permettersi di sbagliare. Ora serve coraggio, grinta e lucidità per portare a casa una vittoria che potrebbe diventare decisiva nella corsa al Mondiale. Perché soffrire così tanto, soprattutto contro la Moldova, non deve diventare la regola.

Sezione: Italia / Data: Lun 09 giugno 2025 alle 21:42
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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