NAPOLI-ATALANTA 3-1 (p.t. 3-0)
17' e 38' Neres (N), 45' Lang (N); 52' Scamacca (A)

Una vittoria che vale più di tre punti. Il Napoli di Antonio Conte supera l’Atalanta di Palladino per 3-1, ritrovando intensità, ordine e un’identità che il tecnico pugliese reclama dal primo giorno. In un Maradona agitato da settimane turbolente, Conte si presenta ai microfoni di Sky con lucidità: pesa le difficoltà, esalta il primo tempo «tra i migliori stagionali», affronta il tema emergenze a centrocampo e analizza la gestione della ripresa. L’impressione netta è che il Napoli sia tornato a respirare. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Fabio Quagliarella sottolineava alcune giocate “alla Conte” riconoscibili anche oggi. Lei cosa ne pensa?
«Fabio conosce alcune situazioni di gioco, certi meccanismi, li riconosce anche se ormai fa l’opinionista e non il calciatore. Ci siamo capiti subito su diverse cose».

Arriva però una tegola pesante: l’infortunio di Anguissa. Quanto cambia nei vostri equilibri?
«È la vera, grande tegola di oggi. Anguissa si è fatto male in nazionale e questo ci ha obbligato a riflessioni oggettive.
A centrocampo siamo rimasti in pochissimi: tre di ruolo più Elmas, che è un jolly e non una mezzala pura, ma con noi si sta adattando bene.
I centrocampisti veri ora sono Lobotka e Cajuste, più un ragazzo di grande prospettiva come Chevara Gara, che però è più offensivo, quasi un trequartista nel 3-4-2-1».

Il primo tempo è sembrato uno dei migliori della vostra stagione: intensità, idee, pressing. È così?
«Sì, il primo tempo è stato davvero molto buono. Abbiamo portato ritmi altissimi, fatto le scelte giuste, avuto soluzioni in possesso e aggressività senza palla. Nel secondo tempo siamo rimasti alti, abbiamo cercato sempre la pressione. È inevitabile che una squadra sotto nel punteggio – soprattutto una come l’Atalanta – si riversi nella nostra metà campo».

Scamacca ha cambiato molto per l’Atalanta: quanto è stato complicato contenerlo?
«Lo sapevamo: Scamacca è un giocatore forte, fisico, con qualità. L’ingresso ha dato loro peso e profondità, e infatti l’Atalanta è cambiata.
Però i ragazzi sono stati bravi: abbiamo sofferto quando era giusto soffrire».

Nel finale avete un po’ perso pulizia con la palla. È una nota che la infastidisce?
«Sì, potevamo gestire meglio il pallone nel secondo tempo. Ci sono stati momenti in cui bastava più calma, più precisione. Ma ci sta: abbiamo vinto contro una squadra molto forte e in un momento delicato, dopo due settimane in cui si è detto e scritto di tutto».

Conte non nasconde le fragilità, ma si gode il passo avanti. Il Napoli mostra per un’ora ritmo e organizzazione, poi stringe i denti e porta a casa una vittoria pesante. In un clima che chiedeva risposte, i suoi uomini gliele hanno date: concrete, riconoscibili, da squadra. Da qui riparte il Napoli di Conte.

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Sezione: L'avversario / Data: Sab 22 novembre 2025 alle 23:12
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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