Tra musica, ricordi e una vita intera passata a emozionare l’Italia, Roby Facchinetti conserva uno sguardo lucidissimo anche sul calcio. Intervenuto ai microfoni di Radio CRC, il cantautore dei Pooh – da sempre molto legato a Napoli e alla gente partenopea – ha parlato della sfida del Maradona con affetto e sincerità, toccando il cuore della città e riservando un pensiero particolare all’Atalanta e al debutto di Palladino.

UN LEGAME SPECIALE – «Napoli ci ha adottati dagli anni ’60»
Facchinetti si illumina parlando della città che lo ha accompagnato per oltre mezzo secolo: «Il rapporto dei Pooh con Napoli parte da lontanissimo. Negli anni ‘60 abbiamo iniziato a suonare dappertutto, e tanti dei 3.300 concerti in giro per l’Italia li abbiamo fatti proprio qui. A Napoli siamo stati accolti con amore infinito». E poi il ricordo che non smette mai di emozionarlo: «Quando parte il coro di “’O Surdato ’Nnamurato” ci viene sempre la lacrimuccia. È impossibile restare indifferenti».

RICORDI DI VITA – «I fan sono diventati amici, famiglie intere che ci seguono ancora oggi»
Con il tempo, racconta Roby, i concerti napoletani sono diventati incontri di vita: «Tornavamo più volte l’anno e alcuni fan sono diventati amici veri. Abbiamo visto nascere coppie, matrimoni, famiglie che oggi riempiono le prime file dei nostri concerti. Una storia meravigliosa».

ORNELLA NEL CUORE – «Ironia, intelligenza, talento immenso»
Facchinetti ha voluto ricordare anche Ornella Vanoni: «Abbiamo postato un ricordo di un brano inciso insieme, “Per l’eternità”. Rivederlo mi ha emozionato. Ornella aveva ironia, intelligenza e una presenza unica: insieme a Mina era tra le dive assolute della musica italiana».

SUCCESSI E STORIA – «Erano numeri incredibili, oggi quasi impossibili»
«Tanta voglia di lei vendette un milione e mezzo di copie, “Pensiero” un milione e quattro. Poi arrivarono album come “Parsifal”, con cifre oggi irripetibili. È bello ripensarci».

NAPOLI–ATALANTA – «La Dea ha bisogno di uno scossone psicologico»
Sulle emozioni della partita, Facchinetti non si sottrae: «Il Napoli ha bisogno di punti, è evidente. Ma l’Atalanta ne ha ancora di più: ha vissuto mesi difficili, è a terra psicologicamente e deve rialzarsi. Palladino ha tutto nelle sue mani».
E aggiunge, sorridendo: «Mi spiace che questa necessità si intrecci col percorso del Napoli…».

IL MIO TIFO – «Quando vedi giocare bene, con la maglia sudata, è sempre una gioia»
«Spero vinca lo sport. Ho molti amici tifosi del Napoli che hanno sempre simpatizzato anche per l’Atalanta. La Dea ha dimostrato che si può costruire una squadra straordinaria spendendo cifre sostenibili: la prima Atalanta di Gasperini, con Gomez e Ilicic, fu un capolavoro da 50 milioni complessivi».

LA MUSICA CHE RESTA – «Uomini Soli ci ha portato a Sanremo. Ma il mio brano del cuore è Parsifal»
«“Uomini Soli” è il brano della nostra unica partecipazione a Sanremo, quella che vincemmo. Ma come autore, “Parsifal” è ciò che mi gratifica di più. Per “Tanta Voglia di Lei” invece ho un sentimento di gratitudine speciale».

Tra musica, sentimenti e calcio, Roby Facchinetti regala una fotografia autentica: una Napoli che ama e una Atalanta che spera di rialzarsi proprio questa sera. In mezzo, la bellezza dello sport e di chi, come lui, ha imparato a viverlo con cuore e passione.

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© foto di Instagram.com/robyfacchinetti/
Sezione: Interviste / Data: Sab 22 novembre 2025 alle 19:34
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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