Prima che diventasse il condottiero da scudetti e rivoluzioni tattiche, Antonio Conte ha vissuto la sua prima vera battaglia in Serie A proprio a Bergamo. Un capitolo breve, turbolento, consumato tra pressioni, scelte difficili e un epilogo simbolico. E a chi conosce la storia, non sfugge l’ironia del destino: tutto finì dopo una sconfitta contro il Napoli, la stessa squadra che oggi Conte guida e che si appresta ad affrontare l’Atalanta di Palladino.

LA PRIMA VOLTA – Un debutto carico di tensioni
La stagione è la 2009-10, e Antonio Conte viene chiamato a Bergamo in un clima già complicato. L’Atalanta è in difficoltà, la classifica fa paura, il tempo per incidere è poco. Conte ci mette il suo fuoco, il suo metodo, la sua intensità. Ma la situazione è più ingarbugliata del previsto. In tredici partite arrivano solo tre vittorie, quattro pareggi e sei sconfitte. Troppo poco per invertire una rotta che sembrava già segnata.

LA SCONFITTA CHE FECE CROLLARE TUTTO – E l’avversario è sempre lo stesso
Il punto di rottura arriva in un giorno simbolico: 6 gennaio 2010, giorno dell’Epifania. Al Comunale arriva il Napoli di Walter Mazzarri, squadra in crescita, squadra affamata. La partita non lascia appelli: finisce 0-2, con un gol di Pazienza e un capolavoro di Quagliarella, uno di quelli che Conte conosce bene e che punisce proprio alla sua maniera, con ferocia e precisione.

Quella sera la distanza tra ambizioni e realtà diventa insostenibile. Lo stress accumulato nei mesi precedenti pesa come un macigno. Il giorno dopo Antonio Conte rassegna le dimissioni. È la fine della sua prima avventura in A. Ma anche, col senno di poi, l’inizio di un percorso che lo porterà molto lontano.

L’EREDITÀ DI QUEL PERIODO – Una lezione che gli è servita
Nessuno, nemmeno il Conte più esigente, ha mai cancellato quei tre mesi. Bergamo rimane un ricordo duro, un esame superato a metà, ma anche l’esperienza che ha forgiato un allenatore che, di lì a poco, avrebbe imparato a dominare le tempeste anziché esserne travolto. Ecco perché quel precedente torna a galla adesso, alla vigilia di un altro Napoli-Atalanta con Conte protagonista. La vita, nel calcio, fa spesso giri perfetti.

La domanda, oggi, è semplice quanto inevitabile: dopo quella notte di gennaio in cui lasciò Bergamo, quanto è cambiato Antonio Conte?
La risposta arriverà sul campo. E chissà che la storia, ancora una volta, non decida di chiudere un cerchio proprio lì, dove tutto era cominciato.

© Riproduzione riservata

Sezione: I numeri / Data: Sab 22 novembre 2025 alle 08:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print