La solidità difensiva resta uno degli indicatori più affidabili per misurare le ambizioni Scudetto di una squadra. Lo conferma Transfermarkt.it, che ha analizzato le porte inviolate registrate in Serie A nelle ultime cinque stagioni.
Un dato che non mente: chi subisce poco, di solito vince.
INTER, UN MURO CHE DURA NEL TEMPO - In cima alla classifica c’è l’Inter, regina assoluta della difesa italiana.
Con 141 clean sheet dal 2020 a oggi (5 già in questa stagione), i nerazzurri confermano una continuità impressionante: sotto Simone Inzaghi prima e Cristian Chivu oggi, la tenuta arretrata è rimasta un pilastro. Il dato non sorprende: basti pensare che in 4 delle ultime 5 stagioni l’Inter ha chiuso con la miglior differenza reti del campionato, grazie anche a un reparto guidato da certezze come Bastoni, Acerbi e Sommer.
JUVENTUS E ROMA, DIFESA DI LUSSO - Alle spalle dei campioni d’Italia, ecco la Juventus, seconda con 122 porte inviolate (4 nel 2025/26).
Nonostante i periodi di transizione e i cambi in panchina, i bianconeri hanno mantenuto un’eccellente organizzazione difensiva, marchio di fabbrica prima con Allegri e ora con Tudor. Sul podio, un po’ a sorpresa, c’è la Roma con 117 clean sheet (6 in questa stagione).
L’eredità del pragmatismo di Mourinho, unita alla solidità ritrovata sotto Gasperini, ha restituito ai giallorossi una retroguardia d’acciaio: una delle migliori del continente per compattezza e concentrazione.
NAPOLI E MILAN FUORI DAL PODIO - Ai piedi del podio il Napoli, con 108 porte inviolate.
Dopo la stagione trionfale di Spalletti, la fase difensiva ha perso brillantezza, ma resta comunque tra le più affidabili della Serie A.
Segue il Milan, quinto con 105 clean sheet, che paga un rendimento altalenante e qualche blackout di troppo.
LAZIO, BOLOGNA E IL RITORNO DEL TORINO - La Lazio di Sarri e poi di Sarri–Baroni, con 103 gare a porta inviolata, continua a esprimere una delle difese più tecniche del campionato, grazie anche a Provedel e Romagnoli. Subito dietro il Bologna, autentica sorpresa con 100 clean sheet, un risultato che fotografa la crescita strutturale del club emiliano. Il Torino, decimo con 88, chiude la top 10: sotto Juric e oggi Baroni, i granata hanno mantenuto la tradizione di squadra difficile da superare, spesso più solida che spettacolare.
ATALANTA E FIORENTINA, IL DECLINO DEI NUMERI - Fa rumore, invece, il calo dell’Atalanta, ottava in graduatoria con 100 porte inviolate (solo 2 nel 2025/26), al pari del Bologna ma con tendenza opposta. Una cifra che segna la fine di un’epoca: negli anni di Gasperini la Dea era sinonimo di pressione e compattezza, oggi invece la retroguardia è tra le meno affidabili del lotto. Stesso discorso per la Fiorentina (95 clean sheet), che paga una stagione complicata e la perdita di continuità dopo l’addio di Palladino.
LA CLASSIFICA COMPLETA (CLEAN SHEET DAL 2020 AL 2025/26)
Inter – 141 (5 nel 2025/26)
Juventus – 122 (4 nel 2025/26)
Roma – 117 (6 nel 2025/26)
Napoli – 108 (4 nel 2025/26)
Milan – 105 (5 nel 2025/26)
Lazio – 103 (6 nel 2025/26)
Bologna – 100 (5 nel 2025/26)
Atalanta – 100 (2 nel 2025/26)
Fiorentina – 95 (2 nel 2025/26)
Torino – 88 (5 nel 2025/26)
Numeri che dicono molto più delle parole: in Italia, l’equazione resta immutata — chi difende meglio, vince di più. E per l’Atalanta, che in passato aveva trasformato la fase difensiva in una delle sue armi più efficaci, il ritorno all’equilibrio sarà una delle prime missioni del nuovo corso firmato Raffaele Palladino.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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