Se il campo ha lasciato l'amaro in bocca, con quel gol di Lautaro che ha spento i sogni di gloria, le casse societarie possono invece sorridere. Per il tifoso nerazzurro sarà una magra consolazione, certo, ma la sfida contro l'Inter ha segnato un nuovo, significativo capitolo nella storia economica del club. La New Balance Arena si conferma una macchina perfetta, capace di generare introiti impensabili fino a qualche anno fa. La notte del big match ha frantumato il precedente record d'incasso casalingo in campionato, certificando come l'impianto bergamasco sia ormai entrato in una nuova dimensione, quella dei top club capaci di trasformare il calore della gente in risorse fondamentali per la crescita.

SCALATA AL BOTTEGHINO – Le cifre ufficiali raccontano di una serata memorabile dal punto di vista finanziario: 786.659,63 euro. È questa la somma monstre entrata nelle casse dell'Atalanta, quota abbonati inclusa, grazie all'incrocio con i campioni d'Italia. Un dato che permette di scavalcare il precedente primato stagionale, che resisteva dal 14 gennaio scorso, quando il pareggio contro la Juventus aveva portato in dote 751.320 euro. La "legge delle grandi" si conferma implacabile: quando a Bergamo sbarcano le corazzate storiche del nostro calcio, il botteghino vola.

IL PARADOSSO DEGLI SPETTATORI – C'è però una curiosità statistica che rende tutto ancora più interessante - sottoline stamane L'Eco di Bergamo -. Il record economico non coincide con quello di presenze nel nuovo stadio. Sugli spalti contro l'Inter c'erano 23.243 cuori nerazzurri, appena sei in meno rispetto al record stabilito il 12 maggio scorso contro la Roma (23.249). Eppure, quella vittoria sui giallorossi fruttò "solo" 557mila euro. La differenza? Sta tutta nella strategia dei prezzi, che si impennano legittimamente quando arrivano le big del nord. Non a caso, il terzo incasso di sempre in A è quello del 28 ottobre contro il Milan (circa 747mila euro). Lontani, ovviamente, i 43.426 spettatori del 1984, figli di un'altra epoca e di un altro calcio senza seggiolini e tornelli.

IL CONFRONTO CON L'EUROPA – Se in Italia queste cifre rappresentano l'apice, l'Europa gioca un campionato a parte. I prezzi dei mini-abbonamenti e il fascino della Champions League gonfiano ulteriormente le entrate. Il record assoluto a Bergamo resta legato alla sfida galattica contro il Real Madrid (oltre 1,3 milioni di euro). Tuttavia, i nostalgici ricorderanno che i veri incassi "monstre" arrivarono nell'esilio dorato di San Siro nella stagione 2019/20: 2,6 milioni contro il Valencia e 1,8 contro il Manchester City. Numeri irraggiungibili oggi per capienza, ma che non valgono l'emozione di giocare nel proprio gioiello di casa.

L'ANOMALIA DELL'EUROPA LEAGUE – Un ultimo dato fa riflettere sulla crescita infrastrutturale. La cavalcata trionfale in Europa League della scorsa stagione ha generato incassi inferiori ai 720mila euro a partita. Il motivo? I lavori in corso che limitavano la capienza a poco meno di 15mila posti. Oggi, a stadio finito, quella stessa cavalcata varrebbe una fortuna.

Bergamo non è più solo la casa delle emozioni, ma un asset strategico che lavora a pieno regime. La sconfitta brucia, ma sapere di avere alle spalle una solidità del genere è la garanzia migliore per poter sfidare l'Inter e le altre big ancora a lungo, ad armi pari, anche sul mercato.

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Sezione: I numeri / Data: Mar 30 dicembre 2025 alle 08:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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