Per anni l’Atalanta è stata il laboratorio più brillante d’Italia, un’industria di talento capace di lanciare ragazzi diventati centrali nel grande calcio europeo. Oggi, però, i numeri raccontano una realtà ribaltata: la Dea figura tra le formazioni meno giovani dei cinque maggiori campionati d’Europa. Un paradosso che Xavier Jacobelli, analizzando lo studio CIES per Scommesse.io, considera emblematico della crisi strutturale del nostro calcio e del suo ricambio generazionale sempre più asfittico.

IL RIBALTONE – Secondo il Centro Internazionale di Studi Sportivi, l’Atalanta è oggi terzultima in Serie A per minutaggio concesso agli Under 21, appena il 32,8%. Inter e Napoli sono addirittura ultime, mentre solo la Juventus compare nella Top 20 europea. È il segno di una tendenza che si è consolidata nell’ultimo biennio e che ha incrinato anche il contributo della Dea alla crescita dei giovani italiani, un tempo uno dei punti fermi del suo progetto tecnico.

IL CASO ITALIA Ma l’emergenza non riguarda solo l’Atalanta. La Nazionale arriva dal tonfo casalingo con la Norvegia e si ritrova per la terza volta consecutiva costretta ai playoff. Jacobelli parla di un’Italia «squagliata nella ripresa, fragile, identitaria solo a tratti». Gattuso deve ripartire daccapo, e lo farà da Francesco Pio Esposito, una delle poche vere scintille del nuovo corso, simbolo di ciò che l’Italia dovrebbe diventare: coraggiosa, giovane, verticalizzata sulla crescita.

I DATI CHE FANNO PAURA – Il CIES, analizzando il periodo 2009–2023, mette nero su bianco un dato clamoroso. L’unico italiano tra i primi 20 Under 18 più impiegati nei top campionati è Gianluigi Donnarumma, lanciato a 16 anni e diventato un’eccezione isolata. Dietro di lui, nessun altro volto italiano, mentre sfilano Camavinga, Wirtz, Gavi, Bellingham, Havertz, Zaïre-Emery. Una generazione d’élite che l’Italia, semplicemente, non ha saputo produrre.

IL CONFRONTO EUROPEO – Lo Strasburgo, club satellite del Chelsea, è in cima alla classifica europea per minutaggio agli Under 21, davanti al Barcellona che, nonostante la crisi economica, continua a investire nel talento. Juventus, Parma e Como sono le uniche realtà italiane che provano a tenere il passo, mentre Roma, Fiorentina e Milan arrancano in posizioni medie. Napoli, Inter e Atalanta chiudono la graduatoria con percentuali altissime di Over 30 in campo: il Napoli addirittura il 45,2%, primo in Europa.

LA SERIE A E LA CARTA D’IDENTITÀ – Il campionato italiano è tra i più “vecchi” del continente. Il Parma è l’unica eccezione virtuosa: con 24,26 anni di media è la squadra più giovane della Serie A e la terza in Europa. Subito dietro ci sono Como e Juventus. L’Atalanta, storicamente riferimento giovanile, oggi si attesta a 26,68 anni: un cambio totale rispetto alla flotta di talenti che negli anni ha illuminato Zingonia.

GLI ALTRI MODELLI – In Francia, Germania e Inghilterra si continua a investire sui giovani. Il Paris Saint-Germain campione d’Europa è un manifesto: via il tempo dei contratti faraonici, spazio ai Désiré Doué, Neves, Barcola, Mayulu, Mbaye, Zaïre-Emery. Una rivoluzione strutturale che ha già cambiato la traiettoria del club.

IN ITALIA QUALCUNO RESISTE – Lecce, Cagliari e Udinese fanno eccezione. Pantaleo Corvino continua a scoprire talenti come Camarda, mentre il Cagliari ha avuto il coraggio di affidarsi al 39enne Pisacane e di dare spazio a Palestra, gioiello dell’Atalanta in prestito. L’Udinese mantiene la sua vocazione internazionale e ha scommesso su Zaniolo per riportarlo ai livelli che prometteva a diciannove anni.

L’inverno demografico del calcio italiano è una fotografia fedele del Paese. E l’Atalanta, storicamente simbolo di gioventù e coraggio, oggi recita un ruolo che non le appartiene. Palladino eredita una squadra forte ma “invecchiata”, e sarà suo compito ritrovare quei percorsi giovanili che hanno fatto grande la Dea. Perché senza rinnovamento, senza spazio ai talenti, non c’è futuro né per i club né per la Nazionale.

La classifica per % di minutaggio dei giovani U21 (Dati Cies, stagione 2024/2025):

Strasburgo 59,4%
Barcellona 38,3%
Reims 29,7%
Lipsia 29,2%
Eintracht 28,6%
Psg 27,3%
Celta Vigo 25,9%
Brighton 25,4%
Monaco 23,6%
Manchester United 21,3%
Valencia 20,9%
Montpellier 19,8%
Valladolid 19%
Bournemouth 18,4%
Juventus 18%
Las Palmas 17,9%
Southampton 17,6%
Lione 17%
Lens 16,6%
Tottenham 16,5%

Parma squadra più giovane in Serie A e terza in Europa

Della Serie A 2025/2026, la squadra più giovane è il Parma, con un’età media di 24,26 anni, allenato dal verdissimo allenatore Carlos Cuesta Garcia. Alle spalle del Parma c’è il Como, terza la Juve. La squadra più vecchia è il Napoli campione d’Italia. Nel dettaglio:

Parma: 24,26 anni
Como: 25,61 anni
Juventus: 25,70 anni
Udinese: 25,74 anni
Lecce: 25,82 anni
Cagliari: 25,94 anni
Genoa: 26,23 anni
Sassuolo: 26,26 anni
Verona: 26,45 anni
Roma: 26,52 anni
Atalanta: 26,68 anni
Pisa: 26,84 anni
Fiorentina: 27,28 anni
Torino: 27,38 anni
Bologna: 27,70 anni
Lazio: 27,71 anni
Milan: 28,04 anni
Cremonese 28,10 anni
Inter: 29,35 anni
Napoli: 29,56

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Sezione: I numeri / Data: Mer 19 novembre 2025 alle 20:12 / Fonte: Uff. Stampa Gentoomedia.com
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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