Siamo di nuovo qui, nello stesso incrocio, davanti allo stesso bivio. L’Italia chiude il girone alle spalle della Norvegia e per la terza volta consecutiva dovrà passare dai playoff per conquistare il Mondiale. È un copione che fa male solo a leggerlo, un déjà-vu che riapre ferite recentissime. E stavolta, dentro l’urna, ci saranno anche i fantasmi che ci conoscono bene: Svezia e Macedonia del Nord.

SCENARIO – Gli Azzurri arriveranno ai playoff da testa di serie, ma la semifinale non sarà un vantaggio assicurato. Le possibili rivali sono tra le più insidiose dell’intero lotto:
Svezia, la carnefice del 2017;
Macedonia del Nord, protagonista del dramma di Palermo nel 2022;
Romania;
Irlanda del Nord, squadra scorbutica e mai banale.

Un ventaglio che mette pressione, peso e paura addosso a una Nazionale che dovrà ritrovare identità, compattezza e coraggio dopo lo scivolone contro Haaland e compagni.

COME FUNZIONANO I PLAYOFF – Sarà un torneo secco, crudele, senza margini d’errore. Sedici squadre coinvolte: le dodici seconde dei gironi e le quattro migliori vincitrici di Nations League non qualificate direttamente.
La UEFA le ha divise in quattro fasce, con l’Italia in prima insieme a Ucraina, Danimarca e Turchia. Segue la seconda fascia con Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Galles, quindi la terza con Irlanda, Albania, Bosnia e Kosovo, fino alla quarta, quella che farà tremare Coverciano: Romania, Svezia, Irlanda del Nord e Macedonia del Nord.

LE SEMIFINALI – Il meccanismo è semplice e feroce:
– una squadra di prima fascia affronta una di quarta;
– una di seconda sfida una di terza.
Tutto in gara secca. Chi vince vola alla finale del proprio percorso. Chi perde vede svanire, in un colpo solo, il Mondiale.

LA FINALE – Anche qui, una sola partita. Un dentro o fuori che deciderà chi avrà diritto di volare tra Stati Uniti, Canada e Messico la prossima estate. Nessun appello, nessun ritorno, solo lucidità, testa e un equilibrio emotivo che, negli ultimi anni, è mancato proprio nei momenti decisivi.

A marzo ci giochiamo molto più di una qualificazione: ci giochiamo l’identità, la continuità, l’idea stessa dell’Italia che vogliamo essere. L’incubo si ripresenta, ma stavolta non possiamo permetterci di riviverlo. Il margine è zero, la storia lo dice, e l’urna lo ricorda: non ci sarà spazio per la paura.

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Sezione: Mondiali 2026 / Data: Mar 18 novembre 2025 alle 23:27
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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