A margine della presentazione ufficiale di Raffaele Palladino come nuovo allenatore dell’Atalanta, il club lancia un segnale forte e chiaro. È Luca Percassi, amministratore delegato nerazzurro, a esporsi accanto a lui dalla pancia della Sala conferenze della New Balance Arena e a marcare un punto decisivo: questa Atalanta ha scelto un allenatore che vive già il centro sportivo come una missione personale, e attorno a lui ora deve stringersi tutto l’ambiente. Parole misurate, ma dal peso specifico enorme, che diventano il manifesto della nuova ripartenza nerazzurra. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

«È il primo che entra a Zingonia e l’ultimo che se ne va. Questa è la dimostrazione della grande responsabilità che si è assunto dal momento in cui ha varcato i cancelli del centro sportivo». Un’immagine potentissima, quasi simbolica, che racconta immediatamente la dedizione ferrea con cui Palladino sta approcciando la nuova avventura nerazzurra. Il CEO non parla di orari: parla di mentalità, di cultura del lavoro, del modo in cui un allenatore – ancora prima di allenare – trasmette la propria identità alla squadra. «Siamo tutti con lui, perché sappiamo bene quanto sia difficile il suo compito».

Poi lancia un messaggio diretto ai tifosi, alla piazza, a chi vive l’Atalanta tutti i giorni: «La squadra ha bisogno del sostegno di tutti. Nei momenti difficili bisogna far vedere quanto si vuole bene a questa società, a questa squadra e a questo allenatore». È un invito, ma anche un monito: non è il momento di dividersi, non è il momento delle recriminazioni. Palladino ha messo “testa e cuore” dentro il progetto: ora il club vuole che anche Bergamo faccia la sua parte.

Le parole del CEO non riguardano solo l’aspetto calcistico. Sottolineano un valore identitario, qualcosa che va oltre i moduli e i sistemi di gioco: «In un momento come questo bisogna supportare la squadra e chi la guida. È il segnale più importante da dare». È la conferma che a Zingonia si vuole ricostruire prima lo spirito, poi il resto. È la scelta di una linea chiara: niente isterie, niente divisioni, niente fuochi improvvisati.

Compattezza, lavoro, sacrificio. Le basi della Bergamo che conosce il calcio e non lo tradisce. «Andiamo avanti. Si lavora come si lavora da dentro, giustamente». Conclude così l'ad nerazzurro con un messaggio rivolto all’esterno, ma soprattutto all’interno: la linea dell’Atalanta è tracciata.
Palladino ha piena fiducia, totale sostegno e un club compatto dietro la sua figura.

Ora tocca al campo restituire il resto.

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Sezione: Primo Piano / Data: Mer 19 novembre 2025 alle 19:10 / Fonte: nostra inviata Claudia Esposito
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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