La vigilia di Napoli-Atalanta è ormai bollente e a scaldarla ulteriormente arrivano le parole di Fabio Bazzani. L’ex attaccante della Sampdoria, intervenuto a Radio Marte, delinea un quadro chiaro: la partita sarà una trappola per gli azzurri e un’occasione d’oro per la Dea targata Palladino, pronta a mostrarsi subito diversa dopo settimane complicate.

ATALANTA PERICOLOSA – Per Bazzani non ci sono dubbi: «La gara con l’Atalanta sarà molto complicata per il Napoli, perché i nerazzurri hanno valori importanti che finora non sono venuti fuori». L’ex bomber sottolinea come il cambio in panchina rappresenti una svolta concreta: «Palladino aspettava questa occasione ed è molto motivato. Sono convinto che l’Atalanta scalerà la classifica e già al Maradona vorrà dimostrare di essere un’altra squadra».

SENZA RITMO, SENZA FAME – Il giudizio sull’ultima Atalanta è netto: ritmo basso, intensità sotto gli standard, fame smarrita rispetto all’era Gasperini. Ed è proprio lì che, secondo Bazzani, potrebbe esserci la scintilla del nuovo corso: una risposta immediata in uno stadio e in un contesto che non perdonano esitazioni.

NAPOLI DA 4-3-3 – L’ex attaccante vede pochi margini per rivoluzioni tattiche: «Penso che sabato sera vedremo un Napoli con il 4-3-3: i nazionali sono rientrati da poco e non c’è stato tempo per cambiamenti profondi». La chiave, piuttosto, sarà mentale: conteggiare le scorie post-sosta, ritrovare fame e convinzione.

NERES, LA VARIABILE – Sul brasiliano Bazzani apre scenari interessanti: «Neres è tecnico, può venire dentro al campo e giocare anche più centrale, dietro Hojlund, in un modulo diverso. Ma può far bene anche nel 4-3-3, allargando la difesa dell’Atalanta, che per natura è aggressiva, per poi colpirla dentro».

CONTE SALTA LA CONFERENZA – Secondo Bazzani, la decisione del tecnico era prevedibile: «Se avesse parlato, si sarebbe discusso solo del ko di Bologna e delle sue parole, non della partita. Conte vuole mettere tutta l’energia sulla sfida, non sulle polemiche o sulla sua permanenza a Torino». Una scelta per proteggere lo spogliatoio, una di quelle tipiche del suo metodo.

HOJLUND-LUKAKU, DUE PRIME PUNTE – Chiusura sulle possibili combinazioni offensive: «Sono due centravanti, ma Hojlund può svariare molto più di Lukaku, che oggi è un riferimento statico, un boa d’area. Possono coesistere nel 3-5-2, come accadeva all’Inter con Lautaro». Un’ipotesi intrigante, ma non per domani.

Napoli-Atalanta non sarà una partita normale. È uno spartiacque psicologico per gli azzurri e un test identitario per la Dea. Bazzani lo dice con chiarezza: entrambe si giocano qualcosa che va oltre i tre punti. E al Maradona, quando si entra con dubbi, ci si può far male.

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Sezione: Interviste / Data: Sab 22 novembre 2025 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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