La nuova Atalanta di Ivan Juric ha mostrato il suo primo volto ufficiale in campionato. Un volto che, almeno per ora, non convince del tutto. La gara inaugurale con il Pisa ha evidenziato limiti e fragilità di una squadra ancora in costruzione, lontana dagli standard ai quali i tifosi erano abituati negli anni di Gasperini.

PRIMO TEMPO OPACO - La partenza è stata tutt’altro che brillante - analizza La Gazzetta dello Sport -. Nel primo tempo i nerazzurri hanno faticato a trovare ritmo, lasciando troppo spazio tra centrocampo e difesa e concedendo ai toscani la possibilità di gestire i lanci lunghi. L’Atalanta è rientrata negli spogliatoi sotto di un gol e con una sola conclusione nello specchio della porta, segnale inequivocabile della scarsa incisività offensiva. Senza l’estro di Lookman e con i trequartisti poco ispirati, la manovra è apparsa sterile e prevedibile.

LA SCOSSA DOPO L’INTERVALLO - Nella ripresa qualcosa è cambiato. Juric ha spinto la squadra ad alzare il baricentro e il ritmo è cresciuto sensibilmente. Il pareggio di Scamacca è arrivato al termine di una fase di pressione più intensa, con l’Atalanta finalmente capace di aprire spazi e creare occasioni. Tuttavia la fiammata si è spenta troppo presto: dopo venti minuti di furore la squadra si è di nuovo adagiata, senza trovare la continuità necessaria per ribaltare il risultato.

LE DIFFERENZE COL PASSATO - Rispetto all’era Gasperini, le novità si sono viste soprattutto sulle fasce, meno battute e meno efficaci nel creare superiorità numerica. Anche l’aggressività, marchio di fabbrica dell’Atalanta, è apparsa ridotta sia in fase di pressing alto sia nei duelli nella propria metà campo. Juric ha riproposto qualche soluzione già vista con Gasp, come lo sganciamento dei braccetti difensivi (Scalvini in particolare), ma il mix di idee e interpreti non ha ancora trovato la giusta armonia.

LE SCELTE E IL NODO LOOKMAN - L’assenza del nigeriano pesa come un macigno, e finché il caso non verrà risolto sarà difficile trovare un equilibrio stabile. Alcune decisioni di Juric, inoltre, hanno lasciato perplessità: Ederson tenuto in panchina per oltre 70 minuti e De Ketelaere in campo fino a pochi istanti dal fischio finale non hanno convinto. È chiaro che il tecnico stia ancora studiando le potenzialità del gruppo, ma il tempo per gli esperimenti non è infinito.

L’Atalanta versione Juric è solo all’inizio del suo percorso. La base di idee c’è, ma serviranno settimane di lavoro per trasformare i limiti evidenziati contro il Pisa in punti di forza. La pazienza sarà fondamentale, così come la capacità del tecnico croato di adattarsi alle caratteristiche della rosa. Per ora, la sensazione è quella di una squadra che cerca ancora se stessa, sospesa tra il ricordo di Gasperini e la nuova identità da costruire.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 26 agosto 2025 alle 07:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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