Alejandro Gomez, nel corso della stessa intervista a L'Eco di Bergamo, ha parlato a cuore aperto del suo legame con Bergamo e l’Atalanta, club con cui ha scritto alcune delle pagine più emozionanti della sua carriera. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com.

Con il Padova potrebbe tornare a giocare a Bergamo. Che effetto le farebbe?
«Non vorrei mai affrontare l’Atalanta, sarebbe troppo strano. Però salutare lo stadio, la gente, sarebbe un’emozione forte. Quel pubblico è parte di me».

Si aspettava una chiamata o un saluto dopo l’addio?
«Sì, un po’ sì. In questi due anni in cui ho vissuto a Bergamo nessuno mi ha contattato. Mi sarebbe piaciuto. L’addio di Ilicic è stato bellissimo, Freuler e Zapata sono tornati tra gli applausi. Io credo che un giorno succederà anche per me, perché la storia d’amore tra il Papu e l’Atalanta non è finita».

Il legame con Bergamo sembra ancora fortissimo.
«Assolutamente. Quando nel mondo si parla di Atalanta, si parla anche di Gasperini, di Papu Gomez, di Ilicic, di Zapata. Quella generazione ha reso la squadra un simbolo. Sono stato cinque anni capitano e ho vissuto un’epoca straordinaria. E mio figlio Bautista è ancora un super atalantino».

Con i tifosi il rapporto è ricucito?
«La gente di Bergamo mi ha sempre voluto bene. Quando c’è una separazione, è normale che si scelga chi resta, ma l’affetto non è mai mancato. Io sento ancora il calore di quella città, e la gratitudine dei bergamaschi per quello che abbiamo costruito insieme».

A fine carriera tornerà a vivere lì?
«Sì, Bergamo resterà casa mia. Adesso vivo a Padova, ma la mia famiglia e la mia casa sono lì. Non tornerò in Argentina: tra Bergamo e la Spagna ho tutto quello che mi serve».

Come giudica l’arrivo di Juric sulla panchina nerazzurra?
«È una scelta intelligente. Juric è l’uomo giusto per dare continuità al progetto di Gasperini. Ma serve pazienza: la gente non deve pensare di avere ancora Gasp. Gasperini era unico, non solo tatticamente ma anche per carattere e motivazioni. Juric avrà bisogno di tempo, ma la squadra è forte e può stare stabilmente nei primi quattro posti».

Questa Atalanta è più forte della sua?
«Sì, credo di sì. Noi giocavamo un calcio di fantasia, ci conoscevamo a memoria, ma questa squadra ha più equilibrio, una difesa più solida e un portiere straordinario. L’Atalanta di oggi vale la Champions».

Bergamo, per il Papu, non è solo un capitolo di carriera: è una parte della sua vita. «Lì ho lasciato un pezzo di cuore» dice, e le sue parole confermano che certi legami, anche dopo gli addii più difficili, non si spezzano mai.

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Sezione: Rassegna Stampa / Data: Gio 23 ottobre 2025 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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