Dal ghiaccio delle Alpi al fuoco del deserto, Jannik Sinner conquista ancora tutti. A Riad, dove il tennis incontra il lusso e la passione, l’altoatesino si conferma re d’Arabia. Come un anno fa, piega il rivale di sempre, Carlos Alcaraz, e alza la Six Kings Slam Cup incassando il montepremi più ricco del circuito — oltre 5,2 milioni di euro — con la naturalezza di chi è ormai abituato a vincere.

DUELLO INFINITO – Può essere considerata un’esibizione, ma ogni volta che Sinner e Alcaraz si ritrovano uno di fronte all’altro, lo spettacolo diventa una questione personale. È la rivalità più intensa del tennis moderno: chi perde, reagisce. Dopo la sconfitta agli US Open, Jannik ha risposto con una prestazione sontuosa, riportando in equilibrio il duello che da due anni segna la storia di questo sport. A Riad, ha dominato dal primo scambio: break immediato, ritmo altissimo, servizio impeccabile e una costanza di rendimento da numero uno vero. Lo spagnolo non ha mai avuto una palla break e ha resistito solo grazie al suo talento, provando a inventare soluzioni estreme come smorzate e variazioni improvvise. Ma contro questo Sinner non basta.

SUPERFICIE PERFETTA – L’indoor veloce resta il terreno ideale per l’azzurro - scrive La Gazzetta dello Sport -, che qui si muove con sicurezza assoluta. Percentuali altissime al servizio (61% di prime, 81% dei punti vinti) e un’aggressività da fondo campo che ha annichilito il rivale. Più che una rivincita, è sembrata una dichiarazione d’intenti in vista delle ATP Finals di Torino, dove Jannik difenderà il titolo conquistato nel 2024. «Vorrei giocare così bene dappertutto, non solo a Riad – ha detto sorridendo –. È sempre un piacere affrontare Carlos, questa rivalità mi spinge a migliorare. Ma soprattutto mi fa piacere la grande amicizia che abbiamo fuori dal campo».

LA RIVALITÀ CHE ELEVA IL TENNIS – L’intensità di questa sfida continua a scrivere una pagina di storia. «Contro Alcaraz ho avuto sconfitte pesanti e grandi vittorie – ha spiegato Sinner –. Le grandi rivalità funzionano così: ti migliorano e fanno bene a tutto il nostro sport». Il 24enne di San Candido non nasconde la soddisfazione per il livello raggiunto: «Non credo di poter competere per il numero uno di fine stagione, ma sono molto contento del mio tennis. Amo giocare indoor e non vedo l’ora di farlo davanti al mio pubblico a Torino».

IL MESSAGGIO DEL CAMPIONE – Sinner parla come gioca: semplice, diretto, sincero. «Cerco sempre di essere rispettoso verso chi viene a guardarmi. Non perdo spesso la calma, ma capita, è normale. Sono un ragazzo di 24 anni, a volte la frustrazione fa parte del gioco». Poi, da campione e da esempio, lascia un messaggio ai più giovani: «Il segreto è avere sempre il giusto atteggiamento, dare il massimo e divertirsi. Le scelte arriveranno, ma la differenza la fa la mentalità».

Un re con l’umiltà del ragazzo di montagna e la testa del fuoriclasse. A Riad, Jannik ha ricordato a tutti che il futuro del tennis mondiale parla ancora italiano.

Sezione: Altri Sport / Data: Dom 19 ottobre 2025 alle 05:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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