Nel giorno della festa per i 118 anni di storia dell’Atalanta, tra cori, emozione e memoria, è salito sul palco anche Beppe Manzi, regista di “Atalanta – Una vita da Dea”, il film che ha raccontato come nessun altro la storia, la passione e l’anima nerazzurra. Davanti a una folla di tifosi in festa, Manzi ha ripercorso il viaggio del suo film e il legame profondo che lo unisce alla città e al club. Un’opera che ha commosso, emozionato e unito, portando oltre 30.000 spettatori nelle sale cinematografiche. Ora, come annuncia lo stesso autore, “Una vita da Dea” è pronta a entrare nelle case dei tifosi in DVD e Blu-ray. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

UNA VITA DA DEA, MOLTO DI PIU' DI UN FILM - «Un’emozione grandissima. Indossare questa maglietta e vedere così tante persone riunite per la nostra Atalanta è qualcosa che non dimenticherò mai. Voglio ringraziare tutti coloro che sono venuti al cinema a vedere il film, e tutti quelli che con me lo hanno realizzato, scritto, diretto e montato. È stato un progetto corale, nato dall’amore per questa squadra e per la nostra città».

LAVORO DI SQUADRA, PROPRIO COME l'ATALANTA - «Devo dire grazie all’Atalanta, ma soprattutto ad Antonio e Luca Percassi, che ci hanno permesso di raccontare la loro storia – che in realtà è la storia di tutti noi. E un ringraziamento speciale va ai produttori del film: Erika Ponti, Nicola Salvi ed Elisabetta Sola, dell’Officina della Comunicazione. Tutti noi siamo di Bergamo, e tutti atalantini: questa è la cosa più bella di questo progetto».

TREMILA SPETTATORI IN ITALIA - «Onestamente no, è stato un successo clamoroso. “Una vita da Dea” ha toccato il cuore delle persone, non solo per le immagini, ma per quello che rappresenta: l’orgoglio, la fatica, la rinascita. È la storia di Bergamo e della sua gente, raccontata attraverso l’Atalanta. E ora il film continuerà a vivere: da stasera è disponibile in DVD, Blu-ray e su tutte le piattaforme streaming, per chi vorrà vederlo o rivederlo».

LA FRASE CHE RACCHIUDE LO SPIRITO NERAZZURRO -  «C’è una frase che abbiamo voluto mettere alla fine del film, ed è forse la più bella del mondo. Tutti i bergamaschi la conoscono, perché rappresenta un sentimento, un legame che dura da generazioni: “Dai, che ti porto all’Atalanta!”. È più di una promessa, è un gesto d’amore. È così che comincia tutto».

Con voce piena d’orgoglio, Beppe Manzi ha salutato i tifosi presenti alla festa dei 118 anni della Dea ricordando che “Una vita da Dea” non è solo un film, ma un inno alla città, ai suoi sogni e alla sua identità. «È il racconto di tutti noi – ha concluso – perché l’Atalanta non è solo una squadra: è la nostra famiglia, la nostra casa. E questo film è il nostro modo di dirle grazie».

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Sezione: Interviste / Data: Ven 17 ottobre 2025 alle 21:02 / Fonte: nostra inviata Claudia Esposito
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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