Nel cuore pulsante di Bergamo, tra cori, applausi e bandiere, il giornalista di SeiLaTV Patrizio Romano ha guidato con passione la cerimonia per i 118 anni dell’Atalanta, celebrata con l’inaugurazione della statua dell’Europa League dietro la Curva Sud. Giornalista, voce narrante e autentico ambasciatore dell’atalantinità, Romano ha emozionato la folla con un intervento che ha mescolato ricordi, orgoglio e poesia. Un inno al passato e al presente, ma soprattutto un invito a tramandare alle nuove generazioni la storia e i valori della Dea. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

«Questa non è solo una festa: è la celebrazione di una vita, di un popolo - si rivolge di fronte alla platea atalantina -. Tanti di noi, me compreso, hanno vissuto l’Atalanta anche in Serie C, eppure eravamo felici anche allora. L’abbiamo seguita in B, e oggi la vediamo in Europa. È un percorso che ci ha formato, fatto di orgoglio e di sacrificio. Ora stiamo godendo come non mai: ci siamo passati tutti, dalla polvere dei campi di provincia al cielo di Dublino. Questa è la nostra Atalanta».

NUMERI IMPORTANTI DEL CLUB - «Centodiciotto anni di storia, 65 partecipazioni alla Serie A, 14 campagne europee, 5 Champions League, 6 tra Coppe UEFA ed Europa League, 2 Coppe delle Coppe e una Supercoppa Europea. Cosa vogliamo di più? È un patrimonio incredibile, costruito con fatica e con amore. Ma ciò che rende l’Atalanta unica è che la si vive ogni giorno, non solo quando gioca. È parte della nostra quotidianità, del nostro modo di essere».

IL MUSEO DELLE MAGLIE STORICHE DELLA DEA - «In questa mostra ci sono oltre 400 maglie storiche, nessuna società italiana o europea può vantare un patrimonio simile. Ogni maglia racconta un’epoca, una partita, un’emozione. Sono pezzi di vita, di chi ha vestito quei colori e di chi li ha amati sugli spalti. È un orgoglio per Bergamo e per tutti noi».

FONDAMENTALE TENERE VIVA LA MEMORIA - «L’Atalanta romantica, quella delle trasferte a Sant’Angelo Lodigiano, Sanremo, Trento, Fano, sotto la pioggia e nei campi di provincia, è parte della nostra identità. Senza quella, non ci sarebbe l’Atalanta di oggi. Oggi viviamo un calcio vincente, ma anche allora eravamo vincitori: lo eravamo nel cuore, perché portavamo il nerazzurro tatuato addosso. È importante ricordarlo ai più giovani, perché capiscano da dove veniamo. Il presente è bellissimo, ma il passato è la radice che tiene tutto in piedi».

Con la sua voce, Patrizio Romano ha ricordato che l’Atalanta non è solo una squadra, ma un sentimento collettivo che attraversa generazioni.
Un amore che resiste al tempo, dalle gradinate di provincia alle luci dell’Europa. Una fede che unisce Bergamo e i suoi figli, ovunque nel mondo.

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Sezione: Interviste / Data: Ven 17 ottobre 2025 alle 21:42 / Fonte: nostra inviata Claudia Esposito
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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