Tra cori, applausi e un’emozione palpabile, anche Berat Djimsiti ha preso la parola durante la grande serata dedicata ai 118 anni di storia dell’Atalanta e all’inaugurazione della statua dell’Europa League. Il difensore albanese, uno dei leader silenziosi dello spogliatoio, ha voluto rivolgere un messaggio diretto alla marea di tifosi accorsi sotto la Curva Sud “Morosini”. «Grazie per il sostegno che ci date in ogni partita – ha dichiarato Djimsiti con il sorriso di chi sa di rappresentare qualcosa di più di una semplice squadra –. Siete la nostra spinta in più, quella che ci accompagna in ogni campo. Noi cerchiamo sempre di darvi soddisfazioni, ma quello che non cambierà mai è che voi ci sarete sempre e noi ci saremo sempre lì, in campo, per voi».

Parole semplici ma autentiche, che hanno infiammato la folla e ribadito ancora una volta quel legame viscerale tra la squadra e la sua gente, un rapporto che va oltre i risultati e che è diventato la vera anima dell’Atalanta.

IL RICORDO E L’IDENTITÀ – Raimondi: "L’affetto dei tifosi è la nostra benzina"
Subito dopo Djimsiti, è salito sul palco Cristian Raimondi, oggi collaboratore tecnico di Ivan Juric, ma soprattutto simbolo dell’atalantinità.
L’ex centrocampista ha parlato con voce emozionata, ricordando lo spirito che da sempre anima Bergamo e la sua gente. «Per me essere qui è una grande emozione – ha detto Raimondi davanti a una folla gremita –. Vedervi mi riporta alla mente le feste di un tempo, che portiamo ancora nel cuore. È bello ritrovarci così, uniti, con la stessa passione di allora. Il vostro affetto è la nostra benzina, sempre. Senza di voi, nulla di tutto questo sarebbe possibile. Forza Atalanta, sempre».

Un intervento che ha toccato corde profonde, ricordando come la storia della Dea sia fatta non solo di trofei, ma di una comunità che non smette mai di crederci, anno dopo anno, generazione dopo generazione.

UN ABBRACCIO LUNGO 118 ANNI – La Dea e la sua gente, un amore che non si spegne
La serata, accompagnata da cori e sciarpe tese al cielo, è stata l’ennesima conferma di un sentimento che non conosce confini.
Dalle parole di Djimsiti alla commozione di Raimondi, passando per il calore dei tifosi, Bergamo ha celebrato non solo la squadra, ma un’identità: quella di un club che ha saputo costruire la sua grandezza sul sudore, sulla passione e sul legame indissolubile con la sua gente.

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Sezione: Interviste / Data: Ven 17 ottobre 2025 alle 22:08 / Fonte: nostra inviata Claudia Esposito
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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