Nel giorno dei 118 anni di storia dell’Atalanta, la città si è vestita a festa per celebrare la Dea e l’inaugurazione della statua dedicata alla vittoria dell’Europa League. Tra i volti più amati presenti all’evento anche Simone Tiribocchi, ex attaccante nerazzurro e oggi commentatore per Dazn. Ai microfoni di TuttoAtalanta.com, il “Tir” ha raccontato le sue emozioni nel tornare a Bergamo, tra ricordi, orgoglio e speranze per il futuro.

Simone, tornare a Bergamo per questa festa così speciale: che sensazioni hai provato?
«È una sensazione bellissima. Questa non è una semplice celebrazione, ma un momento che racchiude tutta la storia e l’anima dell’Atalanta. Qui c’è un trofeo che rappresenta uno dei traguardi più importanti in Europa, la vittoria di Dublino. È una gioia immensa essere presente a questo evento, ritrovare tanti amici e vedere i tifosi festeggiare con questo entusiasmo. Ho visitato anche il Museo delle Maglie, dove ci sono alcune delle mie: è stato come tornare indietro nel tempo».

Hai sempre mantenuto un legame profondo con la città e con i tifosi nerazzurri. Che significato ha per te essere qui oggi?
«Per me Bergamo è casa. Ho vissuto momenti intensi e indimenticabili con questa maglia, e tornare qui è sempre un’emozione forte. Mi piace condividere con i tifosi la passione e l’orgoglio che questa società trasmette. È bello vedere come l’Atalanta sia cresciuta e come la gente viva ancora con il cuore i colori nerazzurri. Questa festa lo dimostra: c’è un senso di appartenenza che pochi club al mondo possono vantare».

Durante la nostra ultima intervista avevi espresso il desiderio di rivedere un giorno l’Atalanta organizzare un evento per gli ex, magari con un giro d’onore in campo. Possiamo considerare questa serata come un primo passo?
«Sì, te lo confermo (sorride, ndr). Ti avevo detto proprio quello, e sono davvero felice di essere qui oggi. Questo evento è un segnale importante: celebrare la storia del club e chi ne ha fatto parte è un modo per tenere viva la memoria e unire le generazioni. Poi, ovviamente, mi piacerebbe anche poter entrare di nuovo allo stadio, sentire i cori della Curva Nord e quell’atmosfera che solo Bergamo sa creare. Ma già questa serata è qualcosa di pazzesco, un’emozione vera».

Con la consueta semplicità e il sorriso di sempre, Simone Tiribocchi ha dimostrato ancora una volta quanto sia rimasto legato all’Atalanta e alla sua gente. La festa per i 118 anni del club, con la statua dell’Europa League a fare da simbolo, ha riunito campioni, tifosi e ricordi in una notte che profuma di orgoglio e gratitudine. Perché, come dice il “Tir”, a Bergamo non si passa: si resta, per sempre nel cuore della Dea.

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Sezione: Esclusive TA / Data: Sab 18 ottobre 2025 alle 00:20 / Fonte: nostra inviata Claudia Esposito
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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