Non è un gol a decidere il primo “Player of the Month Lete” della stagione 2025/26, ma un riflesso. Quello di Marco Carnesecchi, che ha letteralmente abbassato la saracinesca e conquistato i tifosi dell’Atalanta. Il portiere classe 2000 è stato votato sull’app ufficiale del club come miglior giocatore di agosto e settembre, battendo la concorrenza del veterano Mario Pašalić e del baby prodigio Honest Ahanor.

Per lui, il riconoscimento arriva dopo settimane da protagonista assoluto: prestazioni di altissimo livello tra campionato e Champions League, leadership e una serie di interventi che hanno regalato punti e sicurezza alla squadra di Ivan Juric.

PARATE MONDIALI – La candidatura di Carnesecchi non ha avuto rivali. Il portiere nerazzurro si è distinto per due rigori parati in pochi giorni, entrambi da copertina: il primo in Champions contro Barcola del PSG, in una notte in cui il risultato non ha reso giustizia alla sua prestazione mostruosa; il secondo in campionato, contro Zapata, per blindare il clean sheet e la vittoria sul campo del Torino.

A completare il suo mese da incorniciare, la prestazione da muro a Torino contro la Juventus, con una serie di interventi da campione puro che hanno spento ogni tentativo di rimonta bianconera. Carnesecchi non solo ha difeso la porta, ma ha incarnato lo spirito di questa Atalanta: solidità, concentrazione e fame di vittoria.

IL SIGNORE DELLA DIFESA – Non è un caso che la prima pagina della nuova stagione atalantina porti il suo nome. L’ex Cremonese è diventato il simbolo della Dea di Juric, la certezza su cui costruire un nuovo ciclo.
Se, come diceva John Madden, “l’attacco fa vendere i biglietti, ma la difesa fa vincere le partite”, allora Marco si è preso tutto: biglietto, partita e applausi. Il suo guanto è d’oro, la sua calma glaciale contagiosa.

PASALIC, UN “SUPER MARIO” DI CONTINUITÀ – Secondo posto per Mario Pašalić, che continua a scrivere pagine di storia nerazzurra. L’agosto e il settembre del croato sono stati da incorniciare: assist per il primo gol stagionale di Scamacca contro il Pisa, perla personale a Parma nel giorno delle sue 300 presenze e rete decisiva contro il Bruges in Champions League.
Un gol che non solo ha regalato tre punti alla Dea, ma lo ha consacrato come miglior marcatore nerazzurro di sempre in Champions League. In tutto, 670 minuti in campo e un rendimento da leader vero: Mario è il metronomo che unisce presente e memoria, equilibrio e cuore.

AHANOR, IL BRONZO DAL FUTURO D’ORO – Sul gradino più basso del podio c’è Honest Ahanor, che a 17 anni continua a stupire. Il difensore del 2008 ha conquistato tifosi e compagni con la sua naturalezza nel difendere e la personalità con cui si è preso la scena.
Il suo terzo posto nel Player of the Month è un riconoscimento simbolico: l’Atalanta ha in casa un talento cristallino, un ragazzo che trasforma la pressione in energia positiva e che incarna alla perfezione lo spirito orobico.

LA DEA RIPARTE DAI SUOI EROI – Dalla sicurezza di Carnesecchi alla solidità di Pašalić, passando per il futuro firmato Ahanor, l’Atalanta celebra il suo primo mese della stagione con tre simboli diversi ma complementari: esperienza, equilibrio e gioventù.
Tre volti che raccontano una sola verità: questa Dea ha di nuovo un’anima forte, e il suo battito – oggi più che mai – passa dai guanti d’oro del numero 29.

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Sezione: Primo Piano / Data: Ven 17 ottobre 2025 alle 16:52
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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