Cinquanta giorni dopo l’ultima apparizione, Gianluca Scamacca è pronto a riprendersi l’Atalanta. Il centravanti, fermo per un’infiammazione al ginocchio che lo ha tenuto lontano dal campo per quasi due mesi, tornerà tra i convocati nella sfida di domenica contro la Lazio. Il rientro avverrà con ogni probabilità a gara in corso, ma l’ipotesi di una maglia da titolare non è del tutto da escludere.
Un recupero che sa di liberazione: per Juric, che ritrova il suo riferimento offensivo, e per lo stesso attaccante, che dopo un anno e mezzo tormentato ha finalmente superato un calvario infinito.

CINQUANTA GIORNI DI STOP – Scamacca aveva cominciato bene la stagione, segnando contro il Pisa e sfiorando il gol a Parma. Poi, a inizio settembre, l’ennesimo stop. Un’infiammazione apparentemente gestibile si è trasformata in un’assenza prolungata, con tempi di recupero mai del tutto  chiari.
Il giocatore ha saltato sei partite consecutive — Lecce, PSG, Torino, Juventus, Bruges e Como — e solo a inizio settimana è tornato in gruppo. Le sensazioni, questa volta, sono positive: il dolore è sparito e lo staff medico ha dato il via libera. Juric lo avrà a disposizione nel momento più intenso della stagione.

LUNGO CALVARIO – I numeri raccontano una storia dolorosa - ripercorre L'Eco di Bergamo -: negli ultimi sedici mesi Scamacca ha collezionato appena tre presenze ufficiali con l’Atalanta, per un totale di cinque minuti nel 2024/25. La sua stagione passata si era chiusa praticamente prima di cominciare, con la rottura del crociato nell’agosto 2023 e una ricaduta muscolare nel febbraio successivo.
Il 25enne romano ha vissuto mesi difficili, ma non ha mai smesso di credere nella rinascita. Ora, con il ginocchio finalmente a posto, è pronto a riscrivere la sua storia in nerazzurro.

IL BOMBER CHE SERVIVA – Il suo ritorno rappresenta la vera arma in più per l’Atalanta. Scamacca non è soltanto un attaccante, ma il centravanti capace di dare peso, profondità e alternative a un reparto che finora ha vissuto di soluzioni ibride.
Krstovic ha risposto con impegno e qualche gol, ma il livello di Scamacca — in termini di tecnica, presenza e finalizzazione — è un’altra dimensione. Juric, però, non intende forzare i tempi: il piano prevede un graduale inserimento, con possibile impiego a gara in corso contro la Lazio e, magari, un posto da titolare nella sfida europea con lo Slavia Praga di mercoledì.

ALTERNATIVE E MODULI – Senza il suo numero 9, Juric ha sperimentato: contro il Como ha varato un tridente leggero con Samardzic, Lookman e Sulemana, soluzione dinamica ma priva di un vero terminale offensivo. Ora, con Scamacca di nuovo disponibile, la Dea può tornare a un assetto più completo, alternando il 3-4-2-1 al 3-4-1-2.
La concorrenza sarà forte — con Lookman, De Ketelaere, Krstovic, Samardzic e Sulemana in corsa per tre maglie — ma l’ex West Ham, al top della forma, resta il riferimento naturale del reparto.

IL FUTURO PASSA DAL SUO GINOCCHIO – La vera incognita resta la tenuta fisica. Scamacca è un patrimonio tecnico di enorme valore, ma la sua fragilità muscolare ha imposto prudenza a Zingonia. Se da qui a dicembre riuscirà a garantire continuità, l’Atalanta potrà contare su un attacco da vertice e non dovrà intervenire sul mercato. In caso contrario, il club potrebbe valutare rinforzi nel ruolo di centravanti, anche se Juric non ha mai nascosto di voler puntare su di lui: «Scamacca è un giocatore che può fare la differenza — ha confidato di recente —, ma va preservato. Non abbiamo bisogno di forzare, abbiamo bisogno di ritrovarlo».

UNA SFIDA DOPPIA – Per l’Atalanta, Scamacca è il tassello che può completare la squadra. Per lui, invece, questa è la stagione della verità: tornare a segnare con continuità e riprendersi la Nazionale. L’obiettivo è duplice — la Champions con la Dea e il Mondiale con l’Italia —, ma la strada passa da Bergamo e da un ginocchio che, questa volta, sembra aver deciso di non tradirlo più.

Sezione: Zingonia / Data: Ven 17 ottobre 2025 alle 11:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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