Teun Koopmeiners ha davanti a sé 75 giorni per cambiare il proprio destino in bianconero. Due mesi e mezzo per tornare “RoboKoop”, quello ammirato a Bergamo, e convincere la Juventus che l’investimento da 51 milioni non è stato un azzardo. L’ex Atalanta, reduce da mesi complicati tra infortuni, adattamenti tattici e prestazioni sottotono, si gioca ora una fetta importante della sua carriera.
La fiducia della società non è più illimitata: il centrocampista olandese non è più considerato intoccabile, e se il rendimento non dovesse cambiare, la Juve valuterà anche soluzioni drastiche già a gennaio. Sul tavolo c’è anche l’ipotesi di una cessione in prestito per liberare spazio in rosa e consentirgli di ritrovare continuità altrove.
DAL SOGNO AL RISCHIO – Quando nell’estate 2024 la Juventus lo strappò all’Atalanta con una maxi operazione da 51,3 milioni, Koopmeiners era visto come il simbolo della nuova era bianconera. Ma la realtà ha raccontato altro. In 15 mesi a Torino, il rendimento dell’olandese è rimasto lontano dalle aspettative: solo 5 gol in totale e zero reti in questa stagione, senza nemmeno un assist all’attivo. Il suo apporto è calato anche in Nazionale: Ronald Koeman lo ha convocato, ma relegato in panchina per 180 minuti nell’ultima sosta. Un segnale pesante per un giocatore che fino a un anno fa era un punto fermo dell’Olanda.
TUDOR CI CREDE ANCORA – Nonostante tutto, Igor Tudor non lo ha scaricato. Il tecnico croato, arrivato per rianimare una Juve in cerca d’identità, ha accettato la sfida: ridargli fiducia e collocarlo nel ruolo a lui più congeniale, quello di mezzala centrale nel 3-5-2. Proprio la posizione che gli permise di brillare nella notte di Dublino, quando con la maglia dell’Atalanta vinse l’Europa League da protagonista. «Ha bisogno di una scintilla», ripete Tudor. E la scintilla potrebbe arrivare già domani a Como, dove il tecnico sembra intenzionato a restituirgli una maglia da titolare. Un gol o un assist potrebbero bastare per riaccendere l’autostima e invertire la rotta.
SETTANTACINQUE GIORNI PER DECIDERE IL FUTURO – Da qui a gennaio, Koopmeiners avrà a disposizione una decina di partite tra Serie A e Champions League per dimostrare di essere ancora l’uomo giusto per la Juventus - sottolinea La Gazzetta dello Sport -. La dirigenza lo valuterà passo dopo passo, consapevole che a bilancio pesa ancora per circa 36 milioni di euro. Un nuovo flop aprirebbe inevitabilmente le porte a una riflessione: la Juve potrebbe tentare l’assalto a Franck Kessié, pronto a lasciare l’Arabia Saudita. Ma per ora tutto passa dai piedi (e dalla testa) di Teun.
IL PESO DI BERGAMO – Il paradosso è che il miglior Koopmeiners la Serie A lo ha conosciuto proprio a Bergamo, dove Gasperini lo aveva trasformato in un tuttocampista moderno, capace di unire intensità e gol. Oggi, a Torino, quella versione sembra un ricordo lontano. Ma la Juventus, almeno per ora, lo aspetta. I prossimi 75 giorni saranno decisivi: o ritorna il RoboKoop dell’Atalanta, o si chiuderà un capitolo nato tra sogni di grandezza e finito troppo presto nell’incertezza.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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