Le società di Serie A sono sul piede di guerra. A innescare la polemica è stata una bozza circolata prematuramente riguardante la legge delega sui diritti audiovisivi, che potrebbe modificare radicalmente il sistema attuale. Il nodo più delicato riguarda la revisione delle quote destinate alla mutualità, oggi fissate al 10% per sostenere le categorie inferiori. Ma a suscitare malumore è anche l’ipotesi, non chiarissima nella bozza, che parte delle risorse possa essere destinata ad altri sport professionistici, come il basket.

SERIE A IN ALLARME – La Lega Serie A ha reagito con durezza - descrive La Gazzetta dello Sport -. Ezio Simonelli, presidente della Lega, ha espresso chiaramente la sua posizione: «Siamo increduli per aver appreso solo tramite i media di una proposta così delicata. È inaccettabile che un tema così importante, capace di influenzare profondamente il futuro economico delle società, sia stato affrontato senza consultarci». La Lega ribadisce inoltre la sua totale contrarietà a un eventuale aumento della mutualità esterna, ricordando quanto già contribuisce per il sostegno delle leghe minori.

LA DIFESA DI ABODI – Nel pomeriggio, dopo l’affondo della Lega, il Ministro per lo Sport Andrea Abodi è intervenuto per cercare di calmare gli animi: «Si tratta di un enorme malinteso. Quella che è circolata è una prima stesura tecnica condivisa solo internamente con altri ministeri. Non è stato fatto alcun passo ufficiale, né tantomeno un blitz. La Lega Serie A è e sarà sempre un interlocutore primario in questo percorso. Bastava una telefonata per evitare questo equivoco».

LA REPLICA DELLA LEGA – Dopo la precisazione del Ministro, la Lega Serie A ha abbassato i toni, pur mantenendo una certa fermezza: «Ringraziamo il Ministro Abodi per il chiarimento e confidiamo che d’ora in avanti ogni decisione che possa incidere significativamente sui conti delle nostre società venga discussa direttamente con noi».

UNA PARTITA ANCORA APERTA – La vicenda dunque non sembra conclusa. La sensazione è che questo sia solo il primo round di una partita destinata a essere combattuta ancora per mesi, con la necessità di chiarezza assoluta sui contenuti e le modalità della riforma. Una riforma che, se non gestita con trasparenza, rischia di generare ulteriori fratture tra le istituzioni sportive e il governo.

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Sezione: Serie A / Data: Gio 12 giugno 2025 alle 15:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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