Impresa eccezionale dei ragazzi di Colantuono che hanno asfaltato con una prestazione magistrale il Napoli: è un’annata da incorniciare.
Il campionato però prosegue e domenica ci sarà l’ennesima occasione per dare l’ennesima gioia ai tifosi: arriva il Chievo di Di Carlo.
I veronesi sono un avversario ostico, vengono da un’ottima gara contro il Milan che, anche se non ha fruttato punti, ha dimostrato a tutta Italia che i clivensi non sono ancora sazi.
La società è solida e ogni anno col minimo sforzo economico riesce ad allestire una compagine dignitosa in grado di conquistare la salvezza con una relativa semplicità. Il bel gioco invece, dopo gli anni di Del Neri, ha un po’ abbandonato la provincia veneta. Si punta di più alla concretezza, ad un gioco ruvido e “maschio” ma pur sempre efficace.
ANALISI DELLA SQUADRA
Il portiere va menzionato poiché è una colonna portante delle formazione: Sorrentino infatti da svariati campionati riesce a garantire alla propria squadra, con grandi parate e ottima continuità di rendimento, qualche punto extra che non fa mai male. La retroguardia è caratterizzata da due cose: piedi quadrati e muscoli. La media di altezza è imponente ma la tecnica lascia a desiderare.
A centrocampo spicca la bella realtà di Bradley: l’americano è un ottimo recupera palloni ma ha anche degli ottimi tempi di inserimento in fase offensiva, dotato di discreta tecnica sa far ripartire bene l’azione; è seguito da svariate squadre in chiave mercato. Luciano sta vivendo la seconda fase di carriera, rispetto a prima si è accentrato, corre molto meno e avrà messo 10 kg: lo preferivamo tutti come Eriberto…
In attacco Cruzado appoggerà le punte Paloschi e Thereau. Il trequartista finora non ha inciso molto, ogni tanto svela qualche folata e qualche bel colpo ma per lo più è un “essere” abbastanza inutile. Lo spilungone francese non sarà un terribile cecchino sottoporta ma gioca per la squadra ed ha rivelato addirittura dei piedi non del tutto grezzi, la sua sarebbe una buona stagione se qualche volta riuscisse a buttarla dentro. Il terzo attaccante è il giovane ex rossonero; esploso giovanissimo nel Milan come un “Inzaghino clonato”, ormai ha girato svariate squadre ma sembra faccia fatica a decollare: se vuole diventare il nuovo Inzaghi è meglio che cominci a segnare quel tantino di più…
IL MOMENTO
Le due squadre attraversano un periodo felice. I gialloblu sono salvi e si godono il superamento dei 40 punti. I nerazzurri invece stanno volando da settembre sulle ali dell’entusiasmo, pubblico e società non sono mai stati tanto uniti e la squadra è una fucina di soddisfazioni. Detto questo però le due compagini riflettono fedelmente il temperamento combattivo e grintoso dei due rispettivi mister e siamo sicuri che fino alla fine del campionato difficilmente ci saranno cali di tensione. Sia Colantuono che Di Carlo oltre alla pelata hanno in comune il bel vizio di non accontentarsi mai e speriamo che domani all’Atleti azzurri d’Italia le due squadre si daranno battaglia senza esclusione di colpi: per il bene del calcio e per il bene dello spettacolo. Che vinca la migliore! (ovviamente l’Atalanta…)
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