Al triplice fischio finale della 34^ giornata, l'ultima della stagione 2002-2003 (a quel tempo le squadre erano ancora 18), Atalanta e Reggina si ritrovarono appaiate a quota 38 punti, come Empoli e Modena: per la classifica avulsa, allo spareggio per decidere a chi sarebbe toccato scendere in serie B dovevano andarci Atalanta e Reggina. All'Atalanta non bastò l'impresa di battere 2-1 la Roma in casa, dal momento che anche la Reggina vinse (comodamente) 2-0 a domicilio contro il Bologna. A Piacenza, Como e Torino, già retrocesse, doveva aggiungersene una. Era un'Atalanta "pazza" quella, che otteneva grossi risultati contro le grandi, sia in trasferta che fuori, ma che faticava tantissimo con le piccole e pagò un inizio di stagione molto complicato. Era la Dea di Giovanni Vavassori, che negli anni precedenti aveva fatto sognare, che aveva mandato in nazionale Doni la stagione precedente, ma che in questo 2002-2003 non riuscì a trovare il giusto assetto. Tanto è vero che il Vava fu esonerato proprio in vista dello spareggio e la squadra fu affidata a Giancarlo Finardi, allenatore della Primavera. L'andata si giocò a Reggio Calabria ma si concluse con un "timoroso" 0-0. Le due squadre non vollero farsi male e aspettarono la sfida di Bergamo per giocarsi tutto. Il giorno del match però, un violento nubifragio si scatenò su Bergamo e l'arbitro Collina fu costretto a rinviare le ostilità il giorno dopo.

Finalmente il 2 giugno si riuscì a giocare. Pubblico delle grandi occasioni e atmosfera tesissima fecero di questa partita una delle più sentite nella storia dell'Atalanta. Dea che partì forte e andò a segno con Natali al 18esimo minuto. La Reggina però giocava un bel calcio in quegli anni, e trovò il pari al 32esimo grazie al suo uomo più importante: Ciccio Cozza. L'Atalanta non mollò, cercò in tutte le maniere di trovare il gol vittoria ma il portiere Belardi non ne fece passare una. Compresa l'occasionissima di Vugrinec al quarto d'ora del secondo tempo che spense le speranze della Dea. Le distrusse definitivamente Emiliano Bonazzoli che a cinque minuti dalla fine fece il gol del 2-1 e cacciò la Dea in serie B. Scottò non poco quella sconfitta, anche se l'anno dopo Andrea Mandorlini riportò i nerazzurri in A. Dunque a Reggio anche questa volta per vendicare quel k.o.!   

Sezione: Altre news / Data: Gio 17 febbraio 2011 alle 12:00
Autore: Federico Biffignandi
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