È morto a 94 anni Emilio Fede, storico direttore del Tg4 e volto simbolo dell’informazione Mediaset negli anni Novanta e Duemila. Si è spento alle 18.30 nella Residenza per anziani San Felice di Segrate, dove era ospite da tempo. Ad annunciare la scomparsa è stata la figlia Sveva: «Sì, papà se ne è andato».

GLI ULTIMI ANNI – Le condizioni di salute di Fede erano peggiorate nelle ultime settimane - scrive Repubblica.it -. «Fino a ieri era ancora lucido», ha raccontato una persona vicina alla famiglia. Negli ultimi cinque anni era uscito dai radar mediatici, lontano dalla ribalta e dalle frequentazioni che per decenni lo avevano reso uno dei personaggi più noti – e discussi – della tv italiana.

UNA FINE SOLITARIA – Attorno al suo capezzale non c’era nessun volto noto del giornalismo o della politica. Solo le figlie gli sono state vicine fino all’ultimo. «È morto in solitudine, che tristezza», ha commentato un anziano ospite della struttura. «Ha lottato fino all’ultimo come un leone», ha invece voluto sottolineare Sveva. I funerali si terranno giovedì presso la parrocchia Dio Padre di Segrate a Milano 2.

LA PARABOLA – La carriera di Emilio Fede aveva attraversato stagioni esaltanti e cadute rovinose. Cronista di razza, inviato di guerra, uomo di fiducia di Silvio Berlusconi, ha diretto il Tg4 per vent’anni diventando il simbolo del “telegiornale di famiglia” di Mediaset. La sua vita però è stata segnata anche da inchieste, condanne e servizi sociali. Nel 2011, all’età di 79 anni, fu arrestato a Napoli in una pizzeria, episodio che rappresentò il punto più basso della sua parabola.

TRA BERLUSCONI E LE POLEMICHE – Rimane indissolubile il legame con Berlusconi, al quale Fede si è sempre dichiarato vicino: «Gli voglio bene, non sono mai stato un ruffiano», diceva. Era stato protagonista delle cene di Arcore, delle serate mondane con Lele Mora e le “olgettine”, di amicizie eccessive e gossip spregiudicati. La cronaca giudiziaria aveva finito per oscurare quella giornalistica.

IL RICORDO – La sua vita privata è stata segnata dall’amore per la moglie Diana, dalla gelosia dichiarata («ci sentiamo dieci volte al giorno») e da rapporti turbolenti con l’ambiente che lo aveva reso celebre. Negli ultimi anni Fede aveva provato a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sue condizioni di salute con video e interviste, senza mai smettere di cercare un contatto con il mondo che lo aveva consacrato.

Con la morte di Emilio Fede si chiude un capitolo controverso del giornalismo e della televisione italiana. Da protagonista assoluto della scena mediatica a simbolo delle sue contraddizioni, la sua parabola racconta l’ascesa e la caduta di un’epoca.

Sezione: Altre news / Data: Mar 02 settembre 2025 alle 20:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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